Il gruppo salafita-madkhali in Libia, che sembra sia nell’influenza di Haftar, ha devastato e raso al suolo un santuario vecchio di 750 anni nel cimitero di Zakri nella città di Soman.
Il santuario è di Zakaria Al-Mahjoub dove all’interno vi è una masjid risalente al periodo tra il 1250 e il 1270. La notizia è stata resa nota dal ministero dell’Interno di Tripoli.
Fonti nella città di Sorman, riferiscono che i salafiti hanno distrutto quest’edificio e molti altri monumenti del cimitero riferendo che erano manufatti che inneggiavano alla magia nera.
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Non è la prima volta che questi negazionisti dell’Islam distruggono monumenti in Libia, già nel passato lo stesso gruppo ha raso al suolo antichità protette situate a Bengasi, Misurata, Tobruk, Al-Bayda.
Il ministero libico condanna questi atti in un comunicato rilasciato nella giornata di ieri definendo le devastazioni come “forme illegali” e nel comunicato si legge che si adopererà ancora di più in futuro a far si che non accadano più tali atti di devastazione:
Non dimentichiamo quello che gli assassini e “ridicoli pagliacci” del daesh hanno fatto a Palmira e in Iraq, distruggendo reperti storici dei quali loro e i loro adepti nel mondo, che si fanno chiamare salafiti, non saranno mai in grado dio comprendere dato la loro scarsa conoscenza del sapere.