L’Arabia Saudita Accoglierà Expo 2030: Cresce l’inevitabile influenza del mercato Halal nel mondo

Il Bureau International des Expositions (BIE) ha annunciato che Expo 2030 si terrà a Riad, confermando la decisione con 119 voti a favore della capitale saudita, mentre Busan in Corea ha ottenuto 29 voti. Roma e l’Italia si sono classificate al terzo posto con sole 17 preferenze. Questa scelta riflette l’importanza strategica di Riad come sede per eventi internazionali di portata globale.

Il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, ha dichiarato che Expo 2030 a Riad sarà un evento “senza precedenti nella storia” e rappresenterà una soluzione per molte sfide globali. Sottolineando l’impegno a offrire un’esperienza eccezionale, Bin Salman ha annunciato l’intenzione di presentare un’edizione innovativa del forum globale, caratterizzata dai massimi livelli di innovazione.

La visione di Bin Salman per Expo 2030 include l’implementazione delle tecnologie più avanzate, in linea con la “Vision 2030” dell’Arabia Saudita. Questa visione governativa mira a diversificare l’economia del regno riducendo la dipendenza dal petrolio attraverso l’innovazione e la realizzazione di nuovi progetti su larga scala.

Riad, come capitale di un paese strategicamente posizionato, è considerata un ponte tra continenti. Questa posizione geografica privilegiata rende la città attraente per eventi internazionali di rilievo, investimenti su larga scala, visite globali e la colloca come una porta d’accesso al mondo. Expo 2030 a Riad si preannuncia quindi come un’opportunità unica per celebrare la connettività globale e presentare soluzioni innovative alle sfide planetarie.

Quindi, oltre a progetti come Neom e The Line in Arabia Saudita, con l’organizzazione probabile dei Mondiali di calcio e l’assegnazione dell’Expo 2030, il Regno Saudita sta mirando a diventare il punto di riferimento economico per il Medio Oriente e i Paesi limitrofi. Tuttavia, questa prospettiva solleva una riflessione tra gli esperti, considerando che la stragrande maggioranza dei prodotti dovrebbe conformarsi agli standard halal.

Secondo Karim Benvenuto, uno dei massimi esperti di economia halal, le aziende italiane che desiderano penetrare nel mercato saudita devono obbligatoriamente aderire agli standard certificativi imposti dalle normative del SASO. Questo non riguarda solo il prodotto finito, ma coinvolge l’intera filiera produttiva, compreso il packaging.

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