La cucina italiana regina dei territori palestinesi

La cucina italiana approda nei territori palestinesi, dove sono in programma corsi per chef locali. E in Israele, dove vantiamo un export di 159 milioni di euro e un incremento del 13,1 per cento  nel 2018. Oggi comincia la IV edizione della “Settimana della cucina italiana in Israele”, in programma sino al 23 novembre. Incentrata su “Educazione alimentare: cultura del gusto”. Previste lezioni di cucina e cene in ristoranti italiani. Ma anche il vero espresso italiano, gli aperitivi e i cocktail nazionali potranno essere gustati nei locali di Tel Aviv, oltre a  piatti toscani, laziali, campani e siciliani, che saranno serviti nei ristoranti Pasta Mia, Ernesto, Caffè Napoli e Sahki & Sahki.

A Tel Aviv e a Gerusalemme sarà in programma il film “Finché c’è prosecco c’è speranza”, di Antonio Padovan, preceduto da una degustazione per celebrare l’iscrizione delle “Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” nella lista del patrimonio mondiale Unesco.

Nei territori palestinesi il Consolato Generale a Gerusalemme organizza una serie di eventi volti a promuovere la cultura del gusto e la sana alimentazione mediterranea, patrimonio dell’umanità,  previste degustazioni a Gerusalemme, Nablus, Ramallah e Betlemme, realizzate da noti Chef italiani.

 

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