Tutti gli arabi sono arabi – Stereotipi al microscopio

Stereotipi al microscopio: quanto sappiamo davvero dei musulmani e degli arabi?

Chi sono gli arabi? Sono solo gli abitanti dei cosiddetti Paesi arabi? Sono coloro che parlano la lingua araba come lingua madre? Oppure sono semplicemente coloro che si definiscono tali? Sicuramente la questione identitaria araba è stata una delle più dibattute nell’ultimo secolo ma questo non ha impedito ai più di saltare a conclusioni affrettate e rifugiarsi nelle rassicuranti braccia di generalizzazioni, stereotipi e pregiudizi.

Un’idea di Elena Nicolai

Tutti gli arabi sono arabi

di Laura Corna, dottoressa in Studi arabi contemporanei

È il momento di mettere sul vetrino del nostro microscopio gli arabi in quanto popolo, etnia e cultura. Innanzitutto, nell’immaginario europeo un arabo viene dall’Arabia (che cosa si intende con questo termine? Arabia Saudita? Penisola arabica? Arabia felix? Forse nemmeno chi lo dice ha ben chiaro ciò a cui si riferisce) non è molto alto, ha pelle olivastra, capelli scuri, uomini barbuti e donne con fluenti chiome lisce e nere e, ovviamente, tutti gli arabi sono tutti musulmani. Eppure tra gli arabi troviamo persone con gli occhi azzurri o verdi, capelli biondi o rossicci, pelle chiarissima o bruna ed altissimi di statura. Questi tratti sono stati ereditati già agli albori dell’Impero Ottomano, periodo in cui aumentò notevolmente il numero di abitanti di origini caucasiche, circasse, europee dell’est slave e sub-sahariane, soprattutto a causa della tratta degli schiavi. Se scaviamo più a fondo scopriamo che moltissimi sono convinti che “tutti gli arabi sono arabi” ignorando la ricchezza culturale ed etnica che caratterizza i popoli arabi, e la loro diversità religiosa. Infatti, quelli che oggi definiamo territori arabi e popoli arabi, ovvero il nord Africa e l’area geografica che chiamiamo Medio Oriente, sono il risultato dell’incontro di popoli di diverse origini e culture. L’arabizzazione di questa vasta area geografica iniziata con le conquiste islamiche ha giocato un ruolo chiave nell’uniformare e amalgamare le diverse società che abitavano questi territori.

Ma quali sono i popoli e le culture che hanno contribuito a creare l’attuale cultura ed identità araba?

Tra i più noti vi sono i curdi nel nord della Siria, gli yazidi in regioni limitrofe situate tra Iraq e Siria e gli amazigh tra Marocco, Algeria e Tunisia. Oltre a loro esistono anche popoli meno conosciuti tra gli europei tra cui ci sono diverse comunità circasse, la più famosa è situata in Israele, i turkmeni in Iraq e Siria, gli armeni i cui componenti sono distribuiti tra Libano, Siria, Egitto ed Iraq, i siriaci di cui alcuni gruppi si auto-definiscono come caldei o siri e vivono principalmente nel nord della Siria e Iraq; inoltre vi sono i nuwar, termine arabo che indica un insieme di diverse comunità sedentarie residenti per la maggior parte in Siria, Libano e Palestina ma anche in Giordania, Iraq, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Sudan.

Purtroppo molti di questi popoli e culture sono noti per i conflitti più o meno recenti in cui sono stati coinvolti e che, in diverse circostanze sono sfociati in massacri e diaspore, piuttosto che per il grande contributo e ricchezza culturale che hanno portato nei Paesi arabi sia in tempi antichi che moderni e delle occasioni in cui hanno dimostrato che una convivenza pacifica tra culture e religioni è possibile. Tra gli esempi più recenti troviamo lo sterminio degli yazidi per mano di Daesh, il recentissimo conflitto tra curdi, Turchia e Siria ed infine le interminabili lotte degli amazigh in Marocco ed Algeria per ottenere il riconoscimento ufficiale della loro lingua e cultura.

Guardando da vicino la realtà poliedrica del mondo arabo, è chiaro ed evidente che pensare agli arabi come “tutti arabi” è riduttivo ed impoverisce la diversità di questi popoli. Possiamo immaginarci questo mondo come un vero e proprio crocevia di culture e popoli che, mescolandosi tra loro, hanno dato vita ad una cultura moderna che unisce e concilia una pluralità di costumi e tradizioni. L’identità araba è molto più complessa e molto più ricca di quanto siamo abituati a pensare e scopriamo così che gli arabi non sono solo arabi!

 

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