Il partito di chiara ispirazione nazionalsocialista islamofobo e xenoofobo è stato riconosciuto dalla Corte d’Appello greca come un organizzazione criminale; per questo i suoi fondatori rischiano una condanna sino a dieci anni e qualche anno in meno per i suoi militanti più attivi.
In più il fondatore Nikos Michaloliakos, è stato riconosciuto il mandante dell’omicidio avvenuto con arma bianca del rapper antinazista Pavlos Fyssas e rischia l’ergastolo, mentre il militante Yorgos Roupakias è stato riconosciuto l’esecutore materiale dell’assassinio, anche lui rischia l’ergastolo.
Il processo è durato più di cinque anni e tutti gli imputati da Alba Dorata, 68, non erano presenti in aula. A sentenza avvenuta applausi in aula e scontri della polizia all’esterno per sedare i manifestanti si son dovuti usare lacrimogeni.
