Nove mesi dopo la firma del Documento sulla fratellanza, si sono incontrati, questa mattina in Vaticano, papa Francesco e Al-Tayeb, grande imam di al-Azhar. Il quale nella scorsa estate ha scatenato un dibattito infuocato in Egitto dichiarando che l’uomo è autorizzato a picchiare la moglie che si sia mostrata disobbediente. L’imam ha poi fatto marcia indietro: «Spero di vivere abbastanza per vedere leggi nel mondo arabo e islamico che criminalizzano il fatto di picchiare (le donne)».
Acqua passata. Stamane Al-Tayeb ha presentato il progetto che si sta realizzando ad Abu Dhabi: La “Casa della famiglia di Abramo”: moschea, sinagoga e una chiesa intitolata a San Francesco d’Assisi. Previsto anche un edificio per gli studi e gli incontri sulla “Fratellanza umana”. L’ospite ha donato al pontefice un oggetto di ceramica rappresentante una donna su un cammello e alla base un uomo. È stato spiegato al papa trattarsi dell’uomo al servizio della donna. Il papa ha regalato ad Al-Tayeb una scultura rappresentante un ulivo, simbolo di pace.
( Al-Tayeb e papa Francesco nello scorso febbraio)