Diecimila richieste di sanitari in tre anni

All’Amsi (Associazione medici stranieri in Italia) sono stati chiesti diecimila sanitari in tre anni. Al congresso dell’associazione svoltosi il 30 novembre a Roma  sulla traumatologia stradale è stato dichiarato anche che entro il 2030 bisognerà trovare 130mila medici. Ciò a causa di carenza di specialisti, precariato, pensione e  fughe all’estero .
Dal 1° gennaio 2017  al 31 ottobre 2019 sono stati richiesti seimila medici, tremila infermieri e mille fisioterapisti.
Le specializzazioni maggiormente richieste sono inerenti ad anestesia, ortopedia, medicina d’urgenza e pronto soccorso, radiologia, chirurgia, neonatologia, ginecologia, pediatria, cardiologia, neurochirurgia, geriatria, medicina sportiva, medici nelle località turistiche ed anche medici di famiglia.

E mancheranno, entro il 2030, 75 mila infermieri e 35 mila fisioterapisti per colpa di precariato e sottopagamento sia nel settore privato che nel pubblico.

«Dal mondo politico urgono soluzioni –sprona Foad Aodi, fondatore dell’Amsi –,  bisogna creare le condizioni favorevoli nell’ambito  lavorativo  e della ricerca universitaria (urgono diecimila borse di specializzazione) per portare in controtendenza i dati. È necessario sostituire specialisti che vanno in pensione, oltre ad abbreviare il periodo del riconoscimento dei titoli di studio esteri  e consentire ai medici stranieri, i quali  hanno esercitato la professione in Italia da più di cinque anni e non possiedono la cittadinanza italiana, di sostenere concorsi pubblici e stipulare contratti a tempo indeterminato».

 

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