Come annunciato dalla ministra dell’Istruzione, Azzolina, sentito il parere del comitato tecnico-scientifico, è arrivata l’ufficialità per la chiusura delle scuole da domani, 5 marzo, fino al 15 marzo come misura di contenimento alla diffusione del CoVid-19. Alcune agenzie hanno riportato come già ufficiale la decisione intorno alle 13. La dichiarazione è stata del premier Conte, ma la ministra ha ribadito che occorreva attendere un iter diverso.
Vertice di governo, comunque molto teso per le preoccupazioni che il virus sta generando sulla filiera decisionale e sulla popolazione.
Si aspettavano altre novità rispetto a quanto già emerso ieri sera sulle misure precauzionali che il paese avrebbe dovuto tenere per almeno 30 giorni. Niente strette di mano, niente abbracci, basta meeting e congressi, stop alle manifestazioni che prevedono assembramenti e dunque non solo concerti e comizi, ma anche a quelle sportive. Si deciderà nelle prossime ore se alcuni eventi sportivi potranno essere eseguiti a porte chiuse.
L’azione del governo si concentra sul potenziamento del sistema sanitario, con un aumento del 50% dei posti nelle terapie intensive. Per quel che riguarda lo sforamento del deficit, la richiesta potrebbe arrivare venerdì in Parlamento.
Le agenzie di stampa danno conto della delusione da parte dei leader dell’opposizione. Si aspettavano un confronto sui temi economici e invece il premier e il ministro della salute Roberto Speranza hanno illustrato le nuove contromosse sanitarie, alla luce di un comitato scientifico “molto preoccupato”.
Sul piano economico si attenderà un terzo decreto.
