I calciatori del Marocco sono riusciti in un’impresa che fino a 20 giorni fa era imprevedibile e hanno meravigliato tutti, ma quello che si vede è solo la punta dell’iceberg di tutta la squadra.

Questa vittoria ha portato tutto il mondo arabo a identificarsi nei leoni dell’Atlante, tifando insieme ai marocchini. Il Qatar ha eletto la squadra marocchina, dalla partita precedente, a squadra nazionale, da quando l’emiro ha sventolato la bandiera alla vittoria con il Canada. Cosa ripetuta ieri, con il passaggio ai quarti avvenuta, l’emiro AlThani, si è alzato in piedi battendo le mani e alzando il pollice, con la principessa vestita con i colori della bandiera marocchina che fotografava l’intero stadio.

Non solo l’emiro AlThani, ma anche altri leader del mondo arabo-africano come Mohammed bin Rashid AlMaktoum, degli Emirati, il religioso sciita iracheno Muqtada AlSadr, il primo ministro libanese Najib Mikhadi, il primo ministro libico Abdel Hamid, il re Abdullah di Giordania, il principe ereditario bin Salman e molti altri, si sono complimentati con la squadra e il re del paese maghrebino.

Soprattutto il re del Marocco Mohammad VI, che a Rabat è sceso in piazza con la sua auto a festeggiare insieme ai cittadini, come si vede nel video. Re del Marocco che, per ringraziare i suoi calciatori, ha regalato all’intera squadra quasi 1 miliardo e 300 mila euro. Re del Marocco che, non ha solo omaggiato i calciatori e si è reso uomo comune nei festeggiamenti con i suoi cittadini ma, Mohammad VI, ha comprato più di 5mila biglietti della partita contro la Spagna, perché molti tifosi, arrivati di fronte ai botteghini, non hanno potuto comprarli per il costo elevato.

Gli omaggi non sono arrivati solo da re Mohammad VI, anche l’emiro Tamim bin Hamad AlThani ieri, alla vittoria e al passaggio del turno, ha regalato circa 4 milioni di euro a tutta la squadra complimentandosi con i calciatori del Marocco.

E anche dall’Arabia Saudita arrivano omaggi per la vittoria: il principe Mohammad bin Salman ha donato una Roll Royce ad ogni elemento della squadra, come fece ai suoi dopo la vittoria con l’Argentina e, un uomo ricco saudita, che ha voluto mantenere l’anonimato, ha donato un rolex a tutto il team.

Calciatori omaggiati per la storica impresa, che li innalza sull’olimpo delle star del calcio, ma la cosa che farà restare sorpresi tutti è l’uso che è stato fatto degli omaggi in moneta ricevuti: tutti i ragazzi hanno donato i loro compensi economici per la costruzione di moschee in Marocco, hanno donato i compensi per finanziare ospedali per bambini e malati di cancro in Marocco, hanno donato in beneficenza verso i poveri del proprio paese.

Notizia trapelata non dai calciatori, ma dai dirigenti che pressati dai giornalisti su questi riconoscimenti, hanno svelato ciò che l’intera rosa calcistica non voleva far sapere. Calciatori che hanno donato per fare del bene, elemosina, cartità, che facilita il cammino religioso di ogni musulmano, come i ragazzi tutti, hanno dimostrato al mondo intero ad ogni fine partita facendo un sujud verso Makkah per ringraziare chi ha permesso questo: Dio, l’Altissimo.

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