Anchorman tedesco associa i calciatori del Marocco all’Isis

Un conduttore televisivo tedesco ha suscitato indignazione online dopo aver paragonato la squadra marocchina che partecipa a Qatar22 ai terroristi dello Stato islamico (ISIS).

Il conduttore di Welt ha mostrato un’immagine di tre giocatori marocchini che in segno di gioia dopo una delle vittorie ottenute nel paese del Golfo, alzavano la mano destra con l’indice puntato in alto.

Il conduttore subito a sproloquiare contro i calciatori dicendo che quel segno è un gesto dell’ISIS, quindi i calciatori erano, secondo lui, aderenti al gruppo terroristico, affermando che avevano irritato lui e tutti i tedeschi.

Il suo sproloquio ha continuato: “Questo è un saluto che lo Stato islamico ha adottato e i combattenti spesso posano mostrando questo gesto in evidenza dopo le conquiste.” La sua delirante follia continua: “Non è chiaro se i giocatori della Coppa del Mondo del Marocco fossero consapevoli del significato di questo gesto”.

Il video è andato virale tra innumerevoli post che hanno sbugiardato e deriso il povero ignorante razzista conduttore, che la sua emittente farebbe meglio quanto meno a sospendere e a fare le scuse a oltre due miliardi di persone nel mondo.

Ma le proteste vengono anche da un giornalista tedesco, Tarek Bae, che ha accusato l’emittente Welt di “fabbricare” le ingiurie verso i musulmani con prove false che connettono tutti i musulmani all’ISIS, aggiungendo che mentre i giocatori marocchini conoscono il vero significato della loro fede, “i razzisti nel mondo non conoscono neanche di cosa si parli e quale sia la loro di fede” e aggiunge: “questi modi di fare provocano irritazione in tutto il mondo”.

Anche un altro giornalista: “Sono affascinato ogni giorno dalla misura in cui il razzismo tedesco si manifesta approfittando della Coppa del Mondo”, twitta il tedesco Hebh Jamal.

Affermazioni non uniche di razzismo da parte dei media tedeschi, come è accaduto un paio di giorni fa che il Die Tageszeitung, con sede a Berlino, ha criticato i marocchini per il loro sostegno alla Palestina, definendo lo sventolio della bandiera in tutte le occasioni della Coppa del Mondo come “ostilità orchestrata nei confronti di Israele”.

Ancora una volta, come abbiamo ampiamento riscontrato sulle nostre colonne, la maggior parte del popolo tedesco sembra non aver affatto dimenticato di cosa sono stati capaci nella storia: le radici non mentono mai!

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