Lo stato di apartheid sionista continua a violare la legge internazionale

Lo stato di occupazione sionista ha iniziato ad appropriarsi in maniera definiva della moschea di Ibrahim ad al-Khalil, con l’introduzione di alcuni lavori all’interno e all’esterno della stessa rendendo il sito, che è patrimonio dell’UNESCO, a d esclusività sionista, giudaizzando tutto la moschea con tutto il vicinato, rendendo facile l’accesso ai coloni illegali e cacciando via i palestinesi che posseggono terre e case nelle sue vicinanze.

Come sempre gli israeliani non si curano delle leggi internazionali,  mancando di rispetto a  tutte le popolazioni del mondo per l’arroganza che dimostrano.

Non solo, gli stessi occupanti, stanno modificando l’ingresso alla moschea sacra di al-Aqsa  con dei lavori di costruzione di un ponte e muro che renderà sempre più complicato l’accesso al terzo luogo più sacro  dell’Islam ai musulmani.

L’Autorità Palestinese ha richiesto l’intervento sia dell’ONU e sia dell’UNESCO per fermare questo scempio, che porterà sicuramente a una maggiore esasperazione in Palestina.

Intanto alla knesset un parlamentare di estrema destra, un certo Yehudit, che dice di essere il presidente di uno di quei miseri partitucoli senza futuro e composto da barbari incivili di estrema destra, si espresso dicendo che “i beduini inquinano il nostro paese”.  I beduini sarebbero gli arabi e il “nostro paese”, sarebbe la Palestina che di sionista non ha mai avuto e mai avrà origine.

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