Srebrenica, 11 Luglio una data da non dimenticare

Accade tra il 1992 e il 1995 la guerra e in questi giorni accadde che l’odio e l’indifferenza verso la nostra comunità raggiungesse uno dei livelli più alti nella storia della così detta civile Europa e che molti fanno  finta di non ricordare lavandosene le mani: Srebrenica

Quell’Europa che si fa paladina dei diritti civili in tutto il  mondo e per tutte le comunità dimenticandosi spesso e volutamente di noi musulmani. Come accade in Cina, come accade in Myammar, come accade in India e come accade da più di cinquant’anni in Palestina.

Noi non dimentichiamo e non dimenticheremo. I nostri figli, i nostri nipoti ricorderanno per sempre tenendo nel cuore il dolore dei genocidi che hanno colpito la nostra famiglia.

Srebrenica rimarrà nei nostri cuori come una  ferita che  ancora sanguina per la mancata giustizia e per l’indifferenza di quella Europa che si ritiene migliore ma dimostra il contrario.

Srebrenica è con noi e nelle nostre preghiere per sempre, in memoria di quelle vittime innocenti ammazzate perché musulmane e colpite dall’odio incanalato in quei giorni nei serbi di Mladic allora come in quello dell’indiano hindù di oggi.

Noi non dimentichiamo.

Non dimentichiamo i 10mila morti, di cui 6mila ancora senza nome. Uomini e donne dai 14 ai 65 anni seppelliti in fosse comuni e chi è rimasto vivo ha subito violenze inaudite che mai dimenticherà.

Non dimentichiamo che oggi i serbi ancora negano e che per bocca del loro presidente, nelle loro scuole, nei centri di cultura e in ogni angolo della Serbia mai verrà ricordato questo genocidio e mai i serbi si sentiranno colpevoli di questo abominio.

Non dimentichiamo come le istituzioni europee hanno chiuso gli occhi permettendo tutto questo ancora oggi. Istituzioni che si sono macchiate e continuano a macchiarsi di sangue musulmano.

Ricordiamo i nostri morti e le violenze che subiamo quotidianamente chiedendo a Dio la nostra salvezza.

Noi non dimentichiamo.

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