Proseguiamo oggi con la seconda parte della nostra intervista.
L’argomento da noi analizzato si presenta come un’area di studio di sconfinato interesse, cosi come si evince dalle osservazioni del Prof. Fronzoni.
Non è questo il caso di una realtà unica ed esplicita, bensì di tante realtà, di tanti inizi e tante umanità che alimentano ad oggi un patrimonio culturale immenso.
Le componenti storiche, geografiche, sociali e letterarie si sommano dando vita a immagini e riflessioni che inevitabilmente finiscono con l’intrecciarsi ed influenzarsi a vicenda.
Tale situazione porta a riflettere sulle dinamiche in corso e sul ruolo dell’Islam quale status sociale del presente e dell’avvenire.
In funzione di un costruttivo rapporto con il futuro, il confronto da sviluppare non allude agli aculei, in cui è facile imbattersi, bensì allude al dialogo che deve indirizzarsi verso cause comuni di dimensione globale che richiedono la cognizione e la consapevolezza di essere proiettati in un pluralismo che punti a difendere i valori morali e la dignità dell’essere umano.
Cosi come si insegna Padre Maurice Borrmans, le vie del dialogo son sempre aperte…
