Aghanistan sufi, terra di natali dervish

In Afghanistan l’interpretazione ortodossa dell’Islam è di recente concezione, e i Talebani sono stati ispirati e probabilmente sovvenzionati, da quelle teorie provenienti dal mondo wahabita che è una piccola minoranza settaria che cerca di infondere questo credo, facilitata dai soldi sauditi.

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Infatti il sufismo ha una lunga tradizione in Afghanistan. Si dice che la tradizione della cerimonia del derviscio rotante abbia avuto origine dal filosofo e poeta Jalaluddin Rumi, nato in Afghanistan nel XIII secolo.

Egli tra l’altro ha fondato l’ordine sufi “Mevlevi” che porta avanti la danza rotante. Oltre all’influenza di Rumi, gli ordini Naqshbandi, Qadriyya Chishti hanno avuto un posto di rilievo nella storia del Paese.  

Tra l’altro l’Afghanistan ha ospitato molti sapienti sufi e le loro scuole. Nelle tradizioni del Paese, canzoni devozionali e danze erano all’ordine del giorno prima dell’avvento dei negazionisti talebani e per fortuna, il loro allontanamento sta portando il popolo afgano a riscoprire queste tradizioni, che vengono tramandante specialmente dalle donne, infatti, come il recente articolo su Fahima, l’Afghanistan ha una storia di donne forti che stanno facendo la loro parte nel far ricordare alle persone il loro passato dimenticato.

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Infatti Rumi, così come altri leader Mevlevi, avevano discepoli donne. Esse facevano parte delle cerimonie spirituali, dove a volte uomini e donne si esibivano insieme. Grazie alle donne le pratiche sufi non si sono estinte dai cuori delle persone e loro stanno risvegliando le tradizioni che nuovamente prendendo  popolarità.

Ricordiamo che i sufi credono che la natura sia musica, e i suoni che usano nel loro ricordo spirituale assomigliano ai suoni rilassanti naturali, nati per arrivare nel cuore. Il rituale è molto amato per la sua bellezza e il suo grado di  misticità.

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La danza rotante è popolare in diversi luoghi del mondo musulmano, conosciuta anche fuori i confini, tanto da affascinare e guadagnare popolarità presso il pubblico occidentale.

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