Il valore di mercato della finanza islamica globale

Gli asset della finanza islamica globale sono cresciuti del 3,5% nel 2018, raggiungendo i 2,52 trilioni di dollari, secondo il rapporto 2019/20 dello Stato dell’economia islamica globale.

L’Iran è il mercato più grande, con 575 miliardi di dollari di attività finanziarie conformi alla Shariah, seguito dall’Arabia Saudita con 541 miliardi di dollari.

La maggior parte delle attività finanziarie islamiche, circa il 70%, sono svolte nelle banche.

Due settori hanno acquisito maggiore importanza nello sviluppo dell’industria della finanza islamica globale: fintech e finanza sociale islamica.

Zakat è stimato a circa $ 76 miliardi nel 2018 e awqaf, o dotazione, detiene circa $ 410 miliardi di attività, secondo le stime del rapporto, stilato dalla DinarStandard.

Secondo Karim C. Benvenuto, uno dei massimi esperti di economia islamica, l’Italia potrebbe trarre profitti enormi, con semplici prodotti finanziari conformi alla Shari’a che già alcuni Paesi europei già adottano, Inghilterra in primis. Infatti, secondo l’esperto prodotti come il Sukuk (che possono essere equiparati a certificati di investimento conformi alla Shari’a) e la Takaful (che può essere semplificata allo stremo come una forma di assicurazione), senza contare i conti correnti destinati ai musulmani dove è Haram (proibito) avere interessi.

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