La spesa alimentare globale dei musulmani è stimata a $ 1,37 trilioni nel 2018, in crescita del 5,1% dal 2017.
Si prevede che questa spesa crescerà del 6,3% all’anno per raggiungere $ 2.0 trilioni entro il 2024, secondo il rapporto 2019/20 sullo Stato dell’economia islamica globale.
Questa spesa per alimenti e bevande ha rappresentato circa il 63,6% dei 2,2 trilioni di dollari, che i musulmani hanno speso complessivamente per i settori dello stile di vita halal e islamico nel 2018, secondo il rapporto prodotto da DinarStandard.
Il segmento musulmano rappresenta circa il 17% della spesa globale per alimenti e bevande.
Secondo Karim C. Benvenuto, esperto di economia islamica, il settore del food in Italia, ha un potenziale enorme, basti pensare che ormai tante aziende nostrane hanno adottato la certificazione halal per esportare. Secondo l’esperto, un grande errore che commettono le aziende italiane, è pensare che il loro unico mercato di riferimento siano i Paesi a maggioranza islamica, mentre si dovrebbe puntare decisamente al mercato interno, tenendo conto che in Italia, le seconde generazioni di musulmani che stanno crescendo ormai sono milioni, senza contare le seconde e terze generazioni di musulmani che sono in Europa e Inghilterra, dove l’esportazione di prodotti halal “Made in Italy” potrebbe avere un doppio benefico dal punto di vista di clienti target, cioè cliente musulmano e cliente non musulmano, dove per quest’ultimo, la certificazione halal sarebbe ininfluente nella scelta del prodotto, mentre sarebbe fondamentale per il primo.
