Sono 63 mila nuovi nati da genitori entrambi stranieri nel 2019

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Cala la natalità in Italia e le famiglie migranti non fanno eccezione. 
 
I nuovi nati nel 2019 sono stati 420.084, quasi 20 mila in meno rispetto al 2018 e oltre 156 mila in meno rispetto al 2008. Sono diminuiti soprattutto i figli di genitori entrambi italiani, 327.724 nel 2019, oltre 152 mila in meno rispetto al 2008, ma dal 2012 al 2019 diminuiscono anche i nati con almeno un genitore straniero (quasi 15 mila in meno) che, con 92.360 unità, costituiscono il 22% del totale dei nati, oltre 4.200 in meno solo nell’ultimo anno. I nati da genitori entrambi stranieri, scesi per la prima volta sotto i 70 mila nel 2016 (69.379), sono 62.918 nel 2019 (15,0% sul totale dei nati), poco più di 2.500 nati in meno rispetto al 2018.  
 
 
Questo sottolinea come le cittadine straniere arrivate o regolarizzatesi all’inizio degli anni 2000, che avevano sostenuto il boom di nascite da famiglie migranti, ormai hanno realizzato i loro progetti riproduttivi e stanno invecchiando. Intanto, i flussi in ingresso si sono ridotti e nelle comunità straniere sono “sempre più rappresentate le comunità straniere caratterizzate da un progetto migratorio in cui le donne lavorano e mostrano minori livelli di fecondità. È il caso delle donne ucraine, moldave, filippine, peruviane ed ecuadoriane, che hanno alti tassi di occupazione, prevalentemente nei servizi alle famiglie”. Intanto, le acquisizioni di cittadinanza fanno sparire dalle statistiche il contributo alla natalità delle famiglie di origine straniera. 
 
Nella classifica delle cittadinanza dei nuovi nati stranieri, al primo posto si confermano i bambini romeni (12.215 nati nel 2019), seguiti da marocchini (8.687), albanesi (6.684) e cinesi (3.121). Queste quattro comunità rappresentano quasi la metà del totale dei nati stranieri (49,3%).  
 
L’incidenza delle nascite da genitori entrambi stranieri sul totale dei nati è notoriamente molto più elevata nelle regioni del Nord (21,2% nel Nord-est e 21,1% nel Nord-ovest) dove la presenza straniera è più stabile e radicata e, in misura minore, in quelle del Centro (17,4%); nel Mezzogiorno l’incidenza è molto inferiore rispetto al resto d’Italia (6,1% al Sud e 5,3% nelle Isole). Tra le Regioni, è in testa l’Emilia-Romagna (25%), seguita da Lombardia (22%), e quindi da Veneto, Liguria, Toscana e Piemonte (circa un nato su cinque). La percentuale di nati stranieri è decisamente più contenuta in quasi tutte le regioni del Mezzogiorno, con l’eccezione dell’Abruzzo (10%). 
 
L’Istat si concentra anche sui nomi dei nuovi nati nel 2019. In generale, quelli più diffusi sono, nell’ordine, Leonardo, Francesco e Lorenzo per i maschietti, Sofia, Aurora e Giulia per le bambine. I bambini nati da genitori stranieri, invece, si chiamano prevalentemente Adam, Amir e Rayan ma anche Matteo, Leonardo, Mattia e Alessandro, mentre tra le bambine il primato spetta comunque a Sofia, seguito da Sara, Emma e Amira.  
 
Le preferenze dei genitori stranieri, sottolinea il report, si differenziano secondo la cittadinanza. Considerando le comunità con più nati, tra i romeni e i cinesi appare più spiccata la tendenza a scegliere nomi italiani, rispetto a quanto facciano gli albanesi e, ancora meno, i marocchini.  
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