Sicurezza: espulsi un marocchino e un bengalese

Per un’Italia più sicura sono stati espulsi dal nostro Stato un marocchino 24enne, residente a Torino, Mohamed Bendafi, e un 19enne bengalese, Jounayed Ahmed, che viveva a Padova. Il primo, secondo le accuse, incoraggiava attraverso video pubblicati su Facebook e poi rimossi dallo stesso social network ad andare in Siria per unirsi a gruppi jihadisti. Le indagini, compiute dai carabinieri del Raggruppamento operativo speciale, avrebbero accertato che il tizio avesse intrapreso un percorso di radicalizzazione e fosse collegato a un connazionale, arrestato nell’aprile 2017 e condannato per partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere.

Il secondo soggetto espulso, imam e insegnante di religione, era stato sottoposto all’obbligo di dimora, perché indagato per maltrattamenti nei confronti di minorenni e per abuso di autorità. Secondo quel che è emerso dalle indagini, infatti, insieme a  un connazionale (pure tratto in arresto per le stesse imputazioni) percuoteva, umiliava e minacciare i bambini durante i corsi di religione islamica.

Secondo il Viminale sono 454 le espulsioni eseguite dal 2015, di cui 91 nel 2019. Nel 2018 sono stati eseguiti 126 allontanamenti, mentre erano stati 105 nel 2017.

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