“Il processo politico seguito all’accordo di Berlino è ancora operativo, ma sul terreno la situazione è disastrosa”. È il frustrato commento del rappresentante per la politica estera europea, Josepp Borrell. Che aggiunge: “Abbiamo appena ricevuto una lettera dal signor Salamé, rappresentante speciale delle Nazioni Unite, in cui si spiega che il cessate il fuoco non è più attuato e che la tregua è stata violata, l’embargo sulle armi è stato violato e si continua a combattere”.
La presenza europea in mare con un rilancio dell’0perazone Sophia, più volte evocata da molti Paesi, tra cui l’Italia, è ancora una volta da escludere, secondo Borrell, perché non ci sono le condizioni: alcuni paesi come l’Austria si mostrano disponibili a una iniziativa centrata sul controllo dell’embargo, dicendosi fermamente contrari ad azioni umanitarie per il salvataggio dei profughi che tentano di lasciare la Libia.