Circoncisione rituale, il CAIL scende in campo per informare e sensibilizzare

Resta di grande attualità il tema della circoncisione rituale in Italia. I fatti di cronaca che hanno interessato alcuni cittadini nigeriani residenti a Roma e che hanno evidenziato la notizia della morte di un bambino per le conseguenze di un intervento effettuato senza le necessarie precauzioni igienico-sanitarie hanno riacceso i riflettori su un tema di scottante interesse.

Come evidenzia il CAIL (Coordinamento delle Associazioni Islamiche del Lazio), su Rai Televideo si è puntata l’attenzione sul fatto che “In Italia le circoncisioni clandestine sono più del 35%. Per motivi culturali, religiosi o igienici tra i 4.000 e i 5.000 bambini ogni anno vengono sottoposti alla escissione chirurgica, totale o parziale del prepuzio”. Il Coordinamento annuncia, pertanto, una serie di azioni che avranno l’obiettivo di sensibilizzare ed informare tutti coloro che sono interessati alla circoncisione maschile.

Il progetto informativo del CAIL partirà subito ed avrà come destinatari in prima istanza i cittadini residenti nel Lazio, ma verrà esteso in seguito al territorio nazionale. Il progetto prevede la creazione di materiale informativo cartaceo e multimediale, verrà diffuso sui social e nei luoghi di aggregazione e verrà tradotto in più lingue; verranno anche organizzati incontri formativi per i responsabili dei centri di aggregazione.

Il CAIL è in grado di indirizzare i cittadini interessati alla circoncisione maschile in centri autorizzati dove l’intervento viene eseguito da medici specialisti; l’obiettivo di questo progetto sarà anche quello di estendere tale rete, censendo le informazioni relative ad altri centri/strutture ospedaliere presenti sul territorio nazionale dove quel genere di intervento viene eseguito in completa sicurezza.

Per informazioni, scrivere mediante il form dei contatti: https://www.cailazio.info/contatti-2/

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