Salvini, richiesta autorizzazione a procedere per sequestro migranti

I migranti sulla Open Arms “vennero costretti forzatamente a rimanere a bordo per sei giorni, dal 14 agosto sino all’esecuzione del sequestro preventivo, in data 20 agosto, solo per i soggetti minorenni sino al 18 agosto, data in cui ne venne autorizzato lo sbarco”.  Sono le parole che si leggono nella richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini, ministro dell’Interno nel 2018, redatta dai giudici del Tribunale dei ministri di Palermo.  “La protrazione della loro permanenza a bordo della Open Arms, per le precarie condizioni, sanitarie, psico-fisiche e logistiche, in cui essi versavano ha certamente compromesso in modo rilevante e, dunque, giuridicamente “apprezzabile” la loro libertà di movimento”, dicono i magistrati. “La privazione di libertà personale dei soggetti a bordo della Open Arms ha dunque assunto carattere di illegittimità, non solo in quanto inflitta in violazione di precise norme di rango primario, ma altresì in quanto non era consentita né imposta da alcuna ragione giuridicamente rilevante”.

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