“Il Moro”, vincitore del 16° IFF

Siamo giunti alla fine del bellissimo festival concorso cinematografico internazionale che ogni anno, da sedici anni, si svolge a Bergamo: Integrazione Film Festival.

Ed è giunta anche la proclamazione delle  pellicole vincitrici. I risultati hanno confermato il carattere di “integrazione” della manifestazione che ogni anno prende sempre più rilevanza.

Premiato come miglior cortometraggio: “Il moro” di Daphne di Cinto, pellicola italiana, premiato come  miglior documentario “Tam Tam Basket” di Mohamed Kenawi, proveniente dal Qatar e la menzione speciale Basso Sebino di quest’anno va a “Irreprochable” di Anaïs Lonkeu, francese.

Le prime cinque giornate della manifestazione, dedicate ai cortometraggi e ai documentari in gara, hanno visto una numerosa partecipazione di pubblico, oltre 1500 presenze in sala. Le proclamazioni sono  avvenute nella serata di sabato 14 maggio 2022.

Di seguito le motivazioni della giuria per i premiati: miglior cortometraggio “Il moro” di Daphne di Cinto: “Per la capacità di raccontare il valore delle origini e dell’appartenenza attraverso la nostra storia, cioè quella di un’Italia che nel 1523 ha avuto un duca della Repubblica fiorentina nero, ovvero Alessandro de’ Medici detto Il Moro. L’importanza della rappresentazione aiuta a costruire il processo di identità, infatti come leggiamo nei primi istanti del cortometraggio ‘Chi ignora le proprie radici non può conoscere pace’. Merita inoltre una menzione di riguardo per lo stile registico preciso e consapevole e la colonna sonora che ci ha letteralmente trasportato dal passato al futuro”.

Miglior documentario “Tam Tam Basket” di Mohamed Kenawi: “Per aver acceso i riflettori sulle lacune dell’attuale legge sulla cittadinanza che penalizza i giovani nati o cresciuti in questo Paese per aver genitori stranieri, impendendo, tra le altre cose, la partecipazione allo sport agonistico. Un film intersezionale che da voce ai processi di integrazione possibili attraverso una squadra di basket, simbolo di una vibrante comunità multietnica, il cuore dell’Italia contemporanea”.

Menzione speciale Basso Sebino “Irreprochable” di Anaïs Lonkeu: “Per aver saputo rappresentare, attraverso l’irreprensibile ingenuità connaturata all’infanzia, una società ancora non impeccabile nel considerare, rappresentare e valorizzare le diversità che la caratterizzano”.

Il Premio dal pubblico, che ha votato durante le giornate del Festival, va invece al documentario “Connections” di Andrea Longhin (Italia 2021, 19’), storia di una riuscita integrazione attraverso la passione per lo skateboard della giovane protagonista turca Selin Ardak.

 

 

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