Ebrei di tutto il mondo accolgono con favore il rapporto di AI sull’apartheid israeliana

Il Collettivo Ebraico Internazionale per la Giustizia in Palestina è una coalizione di organizzazioni ebraiche provenienti da 15 paesi:

Argentina: Jewish Anti-Zionist Network International (IJAN Argentina)

Australia: Ebrei contro l’occupazione – Sydney

Belgio: Another Jewish Voice (EAJS), Unione degli ebrei progressisti del Belgio (UPJB)

Canada: Arabi canadesi ed ebrei per una pace giusta, Jewish Anti-Zionist Network International (IJAN Canada), Independent Jewish Voices (IJV)

Cile: membri individuali

Francia: Unione ebraica francese per la pace (UJFP)

Germania: Associazione per la giustizia tra israeliani e palestinesi, Jewish Voice for a Just Peace

Irlanda: Voce ebraica per una pace giusta

Israele: Boicottaggio degli Interni, Zochrot

Lussemburgo: Voce ebraica per la pace

Nuova Zelanda: Sh’ma Koleinu / Alternative Jewish Voices

Paesi Bassi: un’altra pace ebraica

Regno Unito: Ebrei per la giustizia per i palestinesi, Libertà di parola su Israele, Rete ebraica per la Palestina, Voce ebraica al lavoro

Stati Uniti: Gli ebrei dicono no!, Jewish Voice for Peace (JVP)

Sudafrica: ebrei sudafricani per una Palestina libera

Tutte queste organizzazioni ufficiali ed altre non ufficiali, hanno accolto favorevolmente il rapporto redatto da Amnesty International sull’apartheid israeliana e lo vedono come un campanello d’allarme per attivare il mondo su ciò che veramente accade in Palestina.

Il rapporto di AI scaturisce dopo anni di indagini, che dimostrano senza dubbio che il governo di Israele ha privilegiato gli ebrei israeliani in ogni aspetto della vita, a spese dei cittadini palestinesi residenti in Cisgiordania e a Gaza e anche in Israele (Palestina occupata).

Il rapporto di Ai segue quello di Human Rights Watch e B’Tselem (israeliana), confermando quello che i palestinesi gridano al mondo intero da decenni.

Si può capire meglio il rapporto di Amnesty International, così come altri rapporti che criticano il sistema di apartheid di Israele, nel contesto del più ampio movimento per la giustizia guidata dai palestinesi e contro il colonialismo dei coloni iniziato prima e durante la creazione di Israele nel 1948. I sionisti hanno espulso più di 750.000 palestinesi dalla loro terra e dalle loro case. Questa espulsione, per chi non lo sapesse, è chiamata la Nakba, la catastrofe. Non è altro che il processo di pulizia etnica contro gli arabi che continua ancora oggi.

La stessa organizzazione critica il governo che definisce “antisemita” anche SI per il rapporto, dicendo che invece di urlare la solita accusa, portassero prove evidenti del contrario. Impossibile da effettuare perché, i rapporti non sono altro che verità.

I palestinesi hanno vissuto sotto il sistema di apartheid di Israele per decenni e come ebrei, dicono le organizzazioni, abbiamo visto con i nostri occhi queste politiche attuate e sappiamo che sono in totale contraddizione con la tradizione ebraica che è ha favore della giustizia sociale.

Il Collettivo Ebraico Internazionale per la Giustizia in Palestina termina la sua dichiarazione affermando che essi continueranno a riaffermare risolutamente il sostegno al movimento palestinese per la libertà, la giustizia, l’uguaglianza e la dignità ed elencando i punti principali del rapporto di Amnesty International.

Facebook Comments Box