A Tunisi, migliaia di persone hanno manifestato domenica su invito di un deputato, per opporsi alla normalizzazione delle relazioni tra Tunisia e Israele, dopo che si è sparsa la voce di accordi di progetti tra Emirati, Tunisia e Israele.
Il progetto dovrebbe riguardare il settore della sicurezza interna e dell’agricoltura, dove il Paese dell’apartheid investe molto ed tra i paesi all’avanguardia con i vari spyware e i sistemi alternativi di irrigazione e modificazione OGM.
Nonostante l’attuale presidente aveva promesso pieno sostegno alla Palestina, sembra che stia cambiando direzione su allettante offerte fattegli. Ma la popolazione, forte anche delle proteste di boicottaggio della compagnia ZIM che si introdusse nei servizi del porto di Tunisi e, dovette abbandonare proprio il Paese per la rivolta della gente, è scesa di nuovo in piazza per ribadire la sua completa contrarietà a questo tentativo di “normalizzazione”.
