A Turriaco uno dei migliori centri MNSA del Nord Italia

L’Italia ha una lunga storia nel settore dell’accoglienza, dove si è sempre contraddistinta ad accogliere il prossimo che fugge da mille pericoli, offrendogli spesso, un futuro migliore.

Possiamo affermare che il popolo italiano ha sempre accolto a braccia aperte gli esseri umani che sradicati dalla loro famiglia, dalla loro cultura e dal loro Paese, sono fuggiti per i motivi più disparati, ma accomunati da un obiettivo comune, la libertà. In questi giorni l’Italia, insieme a vari paesi europei, sta attivando i “corridoi umanitari” per fronteggiare l’emergenza in Afghanistan. Andando a ritroso nel tempo, uno dei massimi esempi di accoglienza, ricade proprio in questi giorni, ed è l’anniversario della Vlora. Infatti era l’8 agosto del ’91 che la nave Vlora, attracco al porto di Bari con oltre 20 mila persone di origine albanese in cerca di rifugio, trovando totalmente impreparate le istituzioni italiane a portare assistenza a una così grande massa di persone. Ma furono i cittadini pugliesi ad aprire i loro cuori e le loro case, a prestare soccorso privilegiando immediatamente le numerose donne e bambini. Tanta acqua è passata sotto i ponti, e con lo scorrere del tempo, quelle persone, oggi sono parte integrante della nostra comunità, mentre le istituzioni si sono adeguatamente preparate, istituendo ai giorni nostri i centri MNSA (Minori Stranieri Non Accompagnati), nati a rispondere alle esigenze dei minori che lasciano il loro Paese.

Il Friuli, è una delle regioni d’arrivo di questi ragazzini in cerca di un domani, per sé e per le loro famiglie, ed è una delle maggiori regioni italiane che vanta un sistema d’accoglienza ormai collaudato. Proprio in Friuli, precisamente a Turriaco in Provincia di Gorizia, Comune gestito dal Sindaco Enrico Bullian, è presente un piccolo centro MNSA, che si sta facendo strada soprattutto per la qualità dei servizi rivolti ai ragazzi. Il centro nominato Arca di Noè dell’Associazione Nazionale Italia Pakistan, è una piccola villetta immersa nel verde, che punta soprattutto al benessere dei ragazzi e alla formazione dei propri ospiti preparandoli per il futuro.

Il centro si sta focalizzando molto sulla qualità, oltre che le normali attività, offre dei corsi extra che aiutano enormemente il ragazzo all’inserimento del tessuto socio-lavorativo, e non solo, la struttura ha acquistato a suo carico vari corsi professionali che daranno al ragazzo attestati formativi riconosciuti in ambito europeo che userà in fase di selezione lavorativa, dando di fatto una marcia in più all’utente.

Inoltre l’Arca di Noè ha prestato una notevole attenzione alle varie necessità degli utenti, infatti, si è venuto incontro alle esigenze alimentari/religiose dei ragazzi comprando carne italiana Halal, rispettando in toto l’esigenza religiosa. All’interno del centro non mancano anche le attività sportive e culturali, infatti, è presente l’attrezzatura completa di badminton ed è stata fatta arrivare una mazza professionale di cricket (sport nazionale dei Paesi del Subcontinente indiano) addirittura dal Pakistan, oltre che il materiale per pittura (tavolozze, colori e pennelli) unita alla strumentazione musicale, insomma, un bel posto per tentare di ricominciare dopo il trauma subito della rotta balcanica, e per dire che l’accoglienza non è solo un business.

A guidare il tutto è il Coordinatore Andrea Zevola:”Questa meravigliosa storia di accoglienza e inserimento sociale si è concretizzata anche grazie alla generosa sensibilità del Sindaco e della giunta nonché dei cittadini di Turriaco. Ancora una volta il Friuli Venezia Giulia ha saputo dimostrare quell’attenzione verso i meno fortunati che lo ha sempre contraddistinto“. – Conclude Zevola- “Fiducioso che prosegua la proficua collaborazione fra tutti i soggetti coinvolti ringrazio di cuore tutti quelli che con il loro spirito di accoglienza e fratellanza hanno reso possibile tutto questo“.

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