Come fare a frequentare un corso universitario in Italia?

D) Quali sono le procedure per iscriversi a un corso universitario in Italia?

R) Ogni anno ciascun ateneo o istituto di alta formazione artistica, musicale e coreutica italiano riserva un certo numero di posti per ogni singolo corso di laurea agli studenti stranieri, residenti all’estero. Collegandosi al sito http://www.studiare-in-italia.it/studentistranieri/ e https://www.universitaly.it/ è possibile conoscere il numero dei posti riservati per l’anno accademico agli studenti stranieri.

Una volta individuato il corso di studio di suo interesse, lo studente straniero può inviare domanda di pre-iscrizione all’Università italiana prescelta, consegnandola alla Rappresentanza diplomatico-consolare italiana nel proprio Paese di provenienza entro il termine di scadenza

Vedi: Circolare del Miur, anno accademico 2020/2021 (ITAENG)

D) Occorre chiedere un visto per proseguire gli studi in Italia o per frequentare un corso attinente agli studi se si è in possesso di un permesso di soggiorno per studio in un altro paese dell’Unione Europea?

R) No, purché si abbiano i requisiti richiesti dalla legge italiana, si partecipi ad un programma di scambio comunitario o bilaterale con lo Stato di origine oppure si sia stati autorizzati a soggiornare in un altro Paese dell’Unione Europea per almeno due anni, e si alleghi alla richiesta di soggiorno la documentazione dalle autorità accademiche del paese dell’Unione dove si è svolto il corso di studi, da cui si evinca che il programma di studi da svolgere in Italia sia complementare a quello già svolto.

Se il soggiorno in Italia supera i tre mesi è, in ogni caso, necessario richiedere il permesso di soggiorno.

D) Che requisiti occorrono per ottenere il visto per motivi di studio?

R) Oltre al visto-studio generico, esistono altre tipologie di visto-studio: studio – immatricolazione Università; studio post-laurea; studio-programma di scambio e mobilità; studio-tirocinio e formazione professionale. Per maggiori informazioni consulta il database visti sul sito del Ministero degli Affari Esteri.

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