Bruno Macaes: “L’Islam fa parte dell’Europa”

Bruno Macaes
Bruno Macaes

È ciò che afferma Bruno Macaes, l’ex Segretario di Stato per gli affari europei in Portogallo, in una recente intervista: “La gloriosa storia in Europa spero che possa essere compresa e possiamo avere un buon rapporto con l’Islam; esso fa effettivamente parte della storia e della cultura europea.”

Sono  parole contro corrente, specialmente dette da un politico: “Nei Balcani, in Spagna e in altre parti dell’Europa la cultura e la civiltà musulmana erano presenti e lo sono  anche tutt’ora”.

“L’Islam non è una religione straniera, è una parte di noi stessi e può aiutare a ripristinare un po’ di diversità e vitalità in Europa, ne abbiamo bisogno”.

Egli cita l’Andalusia e il suo grande sviluppo. Nonostante si è cercato di cancellare l’Islam con uccisioni di massa, conversioni forzate al cristianesimo e cancellazione dell’architettura, molto è rimasto nel vecchio continente: dalla lingua al cibo, dall’architettura alla letteratura, dalla musica alla scienza.

Macaes dice anche che i politici in Europa, non possono decidere se una religione è in crisi o no, come dice il francese, o non  possono  decidere di istigare violenza dei popoli come succede in Austria con leggi false che con la scusa di voler colpire la parte politica di una religione colpiscono l’intera comunità.

Religione politica, dice Macaes, che non può essere definita perché è un idea errata che si ha di qualunque religione. Per definizione una religione non può essere politica. Si riferisce all’Austria: “Ciò che mi preoccupa è che questo non si limita a incidenti isolati dei cittadini, ma a volte queste classificazioni sono create ad arte dai politici stessi”.

Macaes è autore anche di un testo che ha avuto molto successo. premiato nel 2018 con il Ranald MacDonald Award:  “The  Dawn of   Eurasia“.

Questo libro sostiene che la distinzione tra Europa e Asia è scomparsa. La tesi di Macaes è che è sempre più difficile tracciare un confine tra i due continenti.

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