Seconda generazione nominato Alfiere della Repubblica

Assiste anziani e disabili, distribuisce pasti ai poveri e trova anche il tempo per dare una mano a compagni di classe alle prese con la didattica a distanza. È per la sua dedizione al prossimo che Il 17enne vicentino Francis Fernando Chkrawarthige Praveen è stato nominato ieri dal Presidente Sergio Mattarella Alfiere della Repubblica, insieme ad altri giovani italiani che nel 2020 “si sono distinti per l’impegno e le azioni coraggiose e solidali”. 

Una nuova generazione con background migratorio torna così tra i buoni esempi scelti dal Capo dello Stato. Gli Alfieri della Repubblica, spiega il Quirinale in una nota, “rappresentano, attraverso la loro testimonianza, il futuro e la speranza in un anno che rimarrà nella storia per i tragici eventi legati alla pandemia”. Qui di seguito le motivazioni dell’onorificenza a Francis, qui quelle di tutti gli altri Alfieri

“Francis Fernando Chkrawarthige Praveen, 17 anni, residente a Pove del Grappa (VI) – Per la generosità e la sensibilità con cui si dedica alle attività di volontariato, in favore degli anziani, dei più poveri, dei più svantaggiati. La sua capacità di ascolto lo rende interlocutore apprezzato da chi si trova in condizione di bisogno, ma anche degli adulti che organizzano i servizi di assistenza;

All’impegno costante nello studio unisce l’impegno, non meno continuo, nel volontariato, sostenuto da una spiccata sensibilità personale. Partecipa a esperienze di aiuto presso l’Opera della Provvidenza Sant’Antonio di Sarmeola di Rubano (PD), dove trovano assistenza più di 500 ospiti portatori di disabilità e anziani. Francis Fernando si è distinto per la particolare attitudine all’ascolto delle persone anziane, verso le quali dimostra non solo rispetto ma empatia, essendo capace di valorizzare i loro racconti e le loro esperienze di vita. È impegnato anche nella Mensa per i poveri della sua parrocchia: in questo servizio non solo è pronto ai lavori più umili, ma si distingue per lo spirito di ospitalità verso le persone che vi si recano, dedicando loro ascolto ed essendo capace di fornire utili suggerimenti agli operatori più adulti al fine di valutare i reali bisogni dei richiedenti aiuto.  Nei mesi del lockdown è stato tra i “facilitatori” della didattica a distanza nella sua classe, dedicando tempo a molti compagni e aiutandoli così a tenersi al passo con i programmi”.

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