Dodici membri del Congresso degli Stati Uniti hanno chiesto all’amministrazione del presidente Joe Biden di opporsi all’annessione israeliana delle terre palestinesi occupate, di condannare la demolizione di case palestinesi e di revocare ufficialmente il piano Peace to Prosperity del suo predecessore, che consentirebbe a Israele di annettere unilateralmente il 30 per cento della Cisgiordania al di fuori del quadro dei negoziati.
In una lettera al Segretario di Stato americano Antony Blinken, i membri del Congresso, guidati da Rashida Tlaib e Mark Pocan, firmandosi come “sostenitori dei diritti umani del popolo palestinese”, hanno invitato l’amministrazione Biden a fondare il suo impegno su Palestina e Israele nel diritto internazionale e nei diritti umani e riparare i danni causati dall’ex amministrazione Trump.
Nella lettera vi sono le richieste: “Siamo preoccupati per la politica israeliana di demolire le case palestinesi nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme est”, e si chiede un’indagine se vi sia uso di macchine o attrezzature made in USA per abbattere case, se fosse vero, questo viola la legge statunitense.
Nella lettera troviamo scritto che è vero il fatto che l’amministrazione Biden sia contraria all’annessione israeliana; ma, la colonizzazione in corso da parte di Israele della Cisgiordania palestinese, compresa Gerusalemme est, insieme alla demolizione delle case palestinesi, è una forma di annessione, de facto, quindi deve essere contrastata inequivocabilmente dagli Stati Uniti.
Il messaggio di quest’amministrazione deve essere chiaro: il colonialismo dei coloni in qualsiasi forma, compresi gli insediamenti israeliani a Gerusalemme est e in Cisgiordania, è illegale secondo il diritto internazionale e non sarà tollerato.”
Hanno anche affermato che “il Dipartimento di Stato dovrebbe chiedere pubblicamente a Israele di adempiere ai suoi obblighi legali di fornire vaccini a tutti i palestinesi che vivono sotto l’occupazione militare israeliana”.