Condanne dal mondo arabo per l’apertura dell’ambasciata della Repubblica Ceca a Gerusalemme

Il segretario generale della Lega araba Ahmed Aboul-Gheit ha condannato l’apertura da parte della Repubblica Ceca dell’ambasciata a Gerusalemme, affermando che ciò contraddice il diritto internazionale e la politica europea e la risoluzione n. 478 del 1980 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che vieta l’istituzione di missioni diplomatiche nella città occupata.

Martedì scorso, la Repubblica Ceca ha aperto un ufficio diplomatico a Gerusalemme, affiliato alla sua ambasciata a Tel Aviv, durante una cerimonia alla presenza del primo ministro ceco Andrej Babis e del ministro degli Esteri israeliano.

Anche la Turchia ha criticato aspramente la Repubblica Ceca con una dichiarazione rilasciata dal Ministro degli Esteri turco: “Siamo preoccupati per l’apertura di un ufficio diplomatico da parte della Repubblica Ceca a Gerusalemme, il cui status internazionale è garantito dalle risoluzioni dell’Onu. Questo passaggio è di una natura che servirà ai tentativi di minare lo status di Gerusalemme, che è uno dei parametri principali del conflitto israelo-palestinese.”

“Chiediamo a tutti i membri della comunità internazionale di rispettare lo status storico e legale di Gerusalemme, insieme ai parametri internazionali per una soluzione giusta, globale e duratura del conflitto israelo-palestinese”, ha ricordato la Turchia.

La Repubblica Ceca è il secondo Stato membro dell’Unione Europea, dopo l’Ungheria, ad aprire una missione diplomatica a Gerusalemme.

Gli stati membri dell’Unione Europea si erano rifiutati di trasferire le loro ambasciate a Gerusalemme in attesa di un accordo definitivo tra israeliani e palestinesi sulla questione della città santa.

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