In Arabia Saudita, esiste una fabbrica totalmente gestita da solo donne: cento. La Ibn Zaid (il nome della fabbrica) produce datteri, ed è situata nella regione orientale di al-Ahsa, area che ospita quasi due milioni di palme che producono oltre 100.000 tonnellate di datteri ogni anno, secondo le stime locali. L’intera fabbrica è gestita sotto ogni settore, che va dalla gestione, contabilità, controllo qualità e confezionamento, salute e nutrizione.
La fabbrica era precedentemente gestita da lavoratori stranieri espatriati, ma il proprietario ha deciso di assumere invece donne saudite locali, in linea con la nuova direzione del paese di integrazione delle donne nella forza lavoro, dove ha gradualmente sostituito i lavoratori espatriati con le donne, ed è gestito da donne da più di un anno.
Il principe ereditario Mohammed bin Salman ha anche lanciato il piano di riforma Vision 2030, che mira a diversificare l’economia del Regno e include l’aumento della partecipazione delle donne alla forza lavoro, dove ha aumentato la presenza delle donne nella sfera pubblica.
Da allora, dozzine di donne dell’Arabia Saudita sono state nominate per incarichi ufficiali, la legge sulla tutela è stata sradicata e le donne non hanno più bisogno del permesso per vivere da sole.
