Arrestata influencer per foto in antico costume egizio

Il regime dittatoriale egiziano trova ogni semplice escamotage per arrestare influencer egiziani che non seguono i voleri del dittatore al potere, come è accaduto alla modella Salma al-Shimi e al fotografo Houssam Mohammed.

I due hanno pubblicato sui social(intagram) della bellissima modella egiziana foto in costume antico vicino la piramide di Djoser. Appena la notizia si è divulgata sono stati immediatamente arrestati perché, dice l’ordinanza, hanno deturpato le “bellezze dell’antico Egitto”.

Vorrei vedere, una volta ammirata la modella chi è colui che può affermare questo, se non qualcuno che vuole imbavagliare un popolo intero al suo volere da tiranno.

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I due sono stati liberati su cauzione, circa 500 lire egiziane(€ 30), in attesa di giudizio. Secondo una dichiarazione sulla pagina facebook del ministero del turismo, Mostafa Waziri, segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egiziane, definisce “sono foto inappropriate, tutti coloro che saranno ritenuti colpevoli di aver danneggiato i siti archeologici e la civiltà egizia saranno puniti”.

Per questo regime farsi una foto in costume che rievoca i tempi in cui l’Egitto era veramente uno splendore, altro che adesso, è disonorevole e deve essere punito. La questione è che molti influencer in Egitto in questi ultimi mesi sono stati arrestati con scuse banalissime e irragionevoli.

D’altronde quando si nasconde la verità al proprio popolo e al mondo intero, come il caso Regeni, un dittatore deve appellarsi a tutto per mantenere il potere. Con la speranza che questi appigli col tempo possano venire a mancare e restituire la verità al grande popolo egiziano e a noi italiani per ciò che costui ha fatto.

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