“Chiusure CoVID”. I locali notturni: fatta le legge trovato l’Inganno?

Il governo italiano, come molti in Europa, ha legiferato ultimamente che in questo periodi di pandemia, i locali notturni dovranno chiudere in orario prefissato e non potranno servire le bevande se non nei posti a sedere. Legge emanata probabilmente perché si evince, che essi siano possibili mezzi di trasmissione del virus, visto la poca accortezza che i suoi avventori, la maggior parte giovani, ha nell’affrontare le regole di protezione dal virus.

E come spesso accade in Italia, fatta la legge, si è trovato l’inganno. O meglio si fa la legge e non si pensa a farla nella maniera giusta, oppure non si ricorda che noi italiani, in quanto a furbizia per “saltare” le regole siamo maestri. I locali devono chiudere alle 24:00, come da dpcm, ma, come moltissimi gestori hanno fatto notare, e alcuni lo fanno realmente, non vi è scritto l’orario di apertura del giorno dopo, e per dato di fatto, per questione logica o temporale, il giorno successivo all’apertura e successiva chiusura, scatta alle 00:01. Quindi la totalità dei locali che normalmente hanno la chiusura alle 02:00 o ha la licenza di rimanere aperto sino alle 5:00 del giorno successivo all’apertura, può benissimo riaprire dopo anche solo 30 secondi passate le mezzanotte.

Alcuni operatori del settore dicono: “Il dpcm parla di chiusura non di apertura, quindi io riapro il giorno dopo, che scatta subito dopo la mezzanotte.” Tutto fila liscio.

Possiamo dire “Furbizia italiana oppure scaltrezza degli operatori?”, oppure: “Incoscienza o ingenuità di chi fa le leggi?”.

A voi la scelta della risposta.

Facebook Comments Box