Dhabiya Khamis Al-Muhairi riceve il divieto di espatrio dagli UAE

La censura dei paesi governati dagli emiri è risaputa in tutto il mondo civile e non si è fatta attendere a colpire chi esprime anche dall’alto dei suoi versi e dei suoi scritti un parere contrario a quello di regime.

E’ accaduto a Dhabiya Khamis Al-Muhairi, importante poetessa, per avere espresso un parere contrario alla normalizzazione dell’emirato con lo stato sionista.

La poetessa ha fatto saper al mondo intero questo divieto dal suo profilo twitter, quando ha tentato di viaggiare per il Cairo da Dubai: “Sono la scrittrice degli Emirati Arabi Uniti Dhabiya Khamis, oggi mi è stato vietato di volare a causa di un ordine dal governo di Abu Dhabi senza un motivo specifico”, ha scritto.

Poi continua descrivendone, secondo lei le cause: “Molto probabilmente questo è dovuto alla mia posizione pubblicamente annunciata contro i sionisti e la normalizzazione e ho paura per la mia libertà e la mia vita da minacce e arresti”.

In seguito la poetessa ha esortato le organizzazioni umanitarie a prendere con interesse il suo caso e intervenire con le autorità degli Emirati.

Ella è una popolare accademica e poetessa che in precedenza ha lavorato come diplomatico per la Lega Araba, e purtroppo subì decenni addietro un arresto per aver scritto un articolo che era in disaccordo con il governo. Rimase mesi chiusa in isolamento senza avere una spiegazione e finalmente all’uscita dalla prigionia scappò via dal paese.

“Quando sono stata rapita da casa mia e tenuta in isolamento per mesi senza accusa o procedimento giudiziario nel 1987 per un articolo che ho scritto, ho lasciato gli Emirati Arabi Uniti e ho vissuto all’estero per 30 anni. Sembra di tornare al 1987”. Sue parole sui social.

Nel mondo arabo attivisti e accademici si sono mossi per salva guardare la poetessa e la libertà di parola che uno scrittore dovrebbe avere, ma come sappiamo e abbiamo scritto all’inizio, nei paesi governati dagli emiri, questa è solo un chimera.

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