Nuova Zelanda, il leader della Comunità Musulmana Ahmadiyya condanna gli attentati

epa07438406 (FILE) - An undated file image shows Masjid Al Noor Mosque on Deans Avenue, the scene of a mass shooting, in Christchurch, New Zealand, 15 March 2019. According to media reports on 15 March 2019, at least one gunman opened fire at around 1:40 pm local time after walking into the Masjid Al Noor Mosque, killing and wounding several of people. Armed police officers were deployed to the scene, along with emergency service personnel. There are also confirmed reports of a shooting at a second mosque in Christchurch, and both incidents have left at least 40 people dead and more than 20 people seriously wounded. Four people are in custody in connection with the shootings. EPA/Martin Hunter NEW ZEALAND OUT

Hazrat Mirza Masroor Ahmad, leader mondiale della comunità musulmana Ahmadiyya, ha condannato con fermezza l’attacco terroristico avvenuto ieri in Nuova Zelanda. Parlando da Londra, Hazrat Mirza Masroor Ahmad ha dichiarato: “A nome della Comunità Musulmana Ahmadiyya di tutto il mondo, esprimo le mie più sentite condoglianze e la mia più profonda compassione a tutti coloro che sono stati colpiti dal barbaro attacco terroristico di Christchurch. Tali attacchi, atroci e assolutamente inumani, devono essere condannati nel modo più forte possibile. È una grave tragedia che decine di innocenti musulmani abbiano perso la vita mentre si riunivano per l’adorazione. Tutte le persone, indipendentemente dalla loro fede o credenza, hanno il diritto di pregare in pace“.

Il numero uno della Comunità Ahmadiyya ha poi aggiunto: “Questo tragico evento dovrebbe servire da lezione e da avvertimento ai Paesi più sviluppati del mondo, ossia che dobbiamo unirci per affrontare tutte le forme di odio razziale, etnico e religioso con saggezza e con mano ferma. Le nostre più sentite preghiere sono per le vittime di questi attacchi e di tutti coloro che sono stati colpiti. Possano i colpevoli di questo atto malvagio essere immediatamente assicurati alla giustizia“.

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