Terrorismo internazionale: attentati concentrati soprattutto in Asia e Medio Oriente

I tragici fatti di Strasburgo, culminati con l’uccisione di Cherif Chekatt, hanno riacceso il faro sul fenomeno degli attentati terroristici di matrice islamista registrati in Europa. Tuttavia, c’è un dato che passa inosservato alla maggior parte delle persone ed è che sono principalmente cittadini musulmani le vittime di tali episodi, mentre i più colpiti al mondo sono i Paesi a maggioranza islamica o con una forte presenza di cittadini di fede musulmana.

Secondo un report redatto dal National Consortium for the Study of Terrorism and Responses to Terrorism (START), l’anno scorso sono stati precisamente 10.900 gli attacchi avvenuti in tutto il mondo, con un decremento del 20% confronto al 2016, mentre i morti sono stati 26.445, dato che anche qui ha fatto segnare un -24% rispetto all’anno precedente.

Gli attentati sono stati perpetrati soprattutto in Paesi islamici o a forte presenza di musulmani. Sempre secondo lo START, a guidare la tragica “classifica” delle nazioni più colpite c’è l’Iraq dove si è registrato il 23% degli attacchi, seguito dall’Afghanistan con il 13% e poi da India col 9% e Pakistan col 7%.

Infine, oltre la metà delle vittime sono concentrate in soli tre Paesi, tutti e tre a maggioranza islamica: Iraq (24%), Afghanistan (23%), e Siria (8%).

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