Un grido per la Palestina da tre donne arrivate da Nabi Saleh

Cosa significa la resistenza popolare nonviolenta in un villaggio palestinese sotto attacco quotidiano? Cosa significa per le donne, che sono in prima fila nel reclamare i diritti negati? Nabi Saleh è un piccolo villaggio nei pressi di Ramallah con seicento abitanti, dove dal 2009 è in atto una resistenza popolare nonviolenta per rientrare in possesso della fonte d’acqua del villaggio sottratta con l’uso della forza da parte dei coloni di Halamish (colonia illegale secondo le regole internazionali), difesi dall’Esercito israeliano. Contro gas lacrimogeni, getti di acqua chimica puzzolente e proiettili non solo di gomma si battono tre donne: Nariman Tamimi, Naijwa Tamimi e Bushra Tamimi. Parteciperanno all’incontro che si svolgerà il 16 ottobre a Bologna, alle 18.30 al Centro delle donne, in via del Piombo, organizzato da Assopace Palestina e associazione Orlando.

Ci saranno anche Giulia Sudano e Raffaella Lamberti, dell’associazione Orlando, per Assopace Palestina sarà presente Donatella Allegro.

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