Sfide antropologiche, nel convegno si parlerà anche dell’imam Al Ghazali

“Le nuove sfide antropologiche: tra memoria e visione del futuro” è il titolo del convegno che comincerà domani al Pontificio Istituto Notre Dame di Gerusalemme,  alle 9, e continuerà giovedì prossimo. Organizzato nell’ambito delle attività della Formazione Integrale dell’Università Europea di Roma. Lo scopo è tracciare un’immagine della realtà sociale ed etica contemporanea in relazione alle nuove sfide antropologiche, quindi attenzione alla memoria collettiva e individuale, offerta dalla ricerca archeologica, e alle prospettive etiche rivolte al futuro.

Saluti di Padre Pedro Barrajón, rettore dell’Università Europea di Roma, e di Padre Juan Solana, del Pontificio Istituto Notre Dame di Gerusalemme. Poi l’intervento introduttivo del professor Guido Traversa, delegato per la Formazione Integrale dell’Università Europea di Roma.

Sezioni tematiche: “Intelligenza artificiale. Problematiche etiche, filosofiche e giuridiche”; “Postumanesimo. Confini possibili e legittimi. Limiti etici del miglioramento tecnologico della conoscenza”; “Ricerca scientifica in archeologia come esperienza di vita, storia e memoria”; “Relazione uomo-ambiente. Il potenziamento delle aree interne per la coesione economica e sociale. Il bene comune come un universale concreto”; “Dialogo interreligioso e teologico. Il corpo e l’esperienza sociale”.

Parteciperà anche Mustafa Abu Sway (nella foto),  titolare della cattedra integrale per lo studio dell’opera dell’imam Al Ghazali alla moschea di Santo Al-Aqsa e alla Università di Al-Quds, che relazionerà su “Gerusalemme a più strati: archeologia dei ricordi personali”.

L’incontro si concluderà con l’intervento di Padre Gonzalo Monzón, direttore dell’Ufficio Formazione Integrale dell’Università Europea di Roma.

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