Covid-19, Amsi: esonero dei 50 crediti Ecm ai professionisti della sanità

Amsi e UMEM e UXU; Appello alla Fnomceo; sensebilizziamo insieme aggiornamento professionale mettendo esperienze a confronto a livello internazionale su Coronavirus.

Cosi l’Associazione medici di origine straniera in Italia(AMSI) e l’Unione Medica Euro Mediterranea (UMEM) con il Movimento Internazionale Transculturale Inter professionale Uniti per Unire(UXU) chiediamo l’esonero dei 50 crediti Ecm per tutti i professioni della sanità visto che siamo impegnati tutti per combattere il Coronavirus e non solo una parte con il rischio della nostra vita e sicurezza .Inoltre ribadiamo come abbiamo già chiesto di rimandare la scadenza del 2020 al 2021 per consentire tutti i professionisti della sanità di recuperare in tempo e bene visto la maggio parte dei corsi di Ecm sono state posticipati al 2021 .Il Ministero della Sanità deve contribuire a unire tutti i professionisti della sanità e risolvere i loro problemi anziché continuare a dividerli in professionisti della sanità pubblica ,privata ,italiani e di origine straniera . Siamo stufi e indignati di questo continuo atteggiamento del mondo politico verso i professionisti della sanità che viene valorizzato il loro impegno e sacrificio solo nei momenti dell’emergenza e poi ci si scorda di tutto . Ad oggi non abbiamo mai avuto una risposta ufficiale sia positiva che negativa dal Ministero della salute riguardo le nostre proposte sia prima che durante l’emergenza Coronavirus che riguardano l’interesse di tutti e non solo i professionisti della sanità di origine straniera che sono invisibili nonostante contano più di 80 mila professioni in Italia.

“Ci appelliamo alla Fnomceo per il suo ruolo nobile e indipendente affinché promuova insieme ad Amsi ,UMEM e UXU un azione attiva di sensibilizzazione e confronto a livello internazionale nei campi dell’aggiornamento professionale su Coronavirus ,tutelare la sicurezza di tutti i professionisti della sanità nell’emergenza di Coronavirus ,indagare come mai l’esercito bianco ha perso numerosi professionisti della sanità in particolare all’inizio dell’emergenza di medici ,infermieri ,farmacisti ,psicologi ,fisioterapisti ,ostetrici e infine appoggiare le richieste dei medici legali nelle loro richieste di voler effettuare autopsia in sicurezza ai pazienti deceduti con Coronavirus in Italia e all’estero per chiarire il numero dei morti da Coronavirus e il ruolo della coagulazione del sangue come causa della morte.Cosi dichiara Foad Aodi ,presidente Amsi e UMEM e membro Registro Esperti e del Gruppo di Lavoro Salute Globale Fnomceo ,che continua ad essere impegnato tutti i giorni con Tv ,Radio e Giornali stranieri che continuano a chiedere notizia sulla situazione e esperienza Italiana oltre a seguire i paesi africani ,euro mediterranei ,paesi del golfo ,Russia ,Iran ,Europa ,America e paesi asiatici.
Aodi a nome dell’Amsi e UMEM e UXU esprime le proprie condoglianze a tutti i familiari delle vittime dell’Esercito Bianco che registrano un numero alto di vittime dall’inizio dell’emergenza in ogni paese e poi inizia a diminuire il numero delle vittime ,cosi e’ successo in tutti i 72 paesi dove abbiamo iniziato la nostra ricerca con UMEM ,Amsi e UXU compreso l’Italia dove ad oggi 166 medici di cui 10 medici di origine straniera deceduti ,la maggioranza a marzo ed aprile 2020. Questo studio si conferma anche in questi giorni nei paesi dove la curva ancora non è scesa come Egitto ,Yemen ,Siria ,Iraq ,paesi sud americani ,Russia e America .

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