Il Co-mai lancia un appello al Governo Italiano per il cessate il fuoco a Gaza

Co-mai e Cili-italia intervengono sulla nuova crisi israelo-palestinese: “Rispettiamo il mese di Ramadan, facciamo parlare il dialogo e non le armi”. Così le Comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai) e la Confederazione Internazionale laica inter religiosa (Cili-italia) si appellano al Governo Italiano amico dei palestinesi e israeliani a muoversi subito a favore del dialogo e fermare ogni forma di attacco, violenza per risparmiare vite umane e civili da una parte e dall’altra, perché i morti civili non hanno né colore, né colpa.

Solidarietà al popolo palestinese e a Gaza da Co-mai e Cili-Italia. Seguiamo la situazione con angoscia e dispiacere con il silenzio delle diplomazie internazionali – dichiara Foad Aodi, fondatore Co-mai e Amsi (associazione medici di origine straniera in Italia), che è in contatto direttamente con i medici palestinesi a Gaza e con il Ministero della Salute palestinese. La situazione sanitaria era già tragica come avevamo descritto in altre occasioni:; manca tutto quello che serve per la Chirurgia d’urgenza, Pediatria e Ginecologia e per i malati cronici. Ci sono più di 1000 amputati che da tempo aspettano cure e protesi, oltre ai malati a domicilio che non vengono curati in tempo per mancanza di medici e infermieri. Inoltre, l’elettricità è molto scarsa e debole per soddisfare le esigenze di tutti gli ospedali. Ad ora, come riferiscono i medici palestinesi, 11 sono i morti palestinesi, tra cui una bambina e una donna incinta, mentre ci sono più di 125 feriti, di cui 25 in gravi condizioni che necessitano di interventi chirurgici in Chirurgia generale, Neurochirurgia e Chirurgia vascolare“.

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