Sembra esserci una vera e propria carenza di prodotti “Made in Italy” Halal, all’interno della GDO italiana, mancanza, sopratutto localizzata in Sud Italia. A segnalare l’insufficienza di prodotti sono proprio le donne musulmane, sia italiane che straniere, dove non riescono a reperire moltissime referenze italiane Halal (Lecito): Sono molte le tipologie a cui devono rinunciare, proprio nei luoghi dove l’affluenza commerciale è massima, la grande distribuzione organizzata. A fare eco è l’Associazione Il Minareto APS, dove sottolinea che molte richieste d’indicazioni di reperibilità di prodotti Halal, sono pervenute da parte di madri e mogli di coppie miste all’Associazione, evidenziando il problema. Le alimentari etniche oltre la carne, hanno veramente pochissimi prodotti Halal “Made In Italy”, il resto è tutto importato, principalmente dalla Germania e dalla Turchia. Qualche piccolissima eccezione è presente nei supermarket italiani, ma oltre il busto e petto di pollo e qualche alimento puramente etnico, la situazione è desolante. Riportiamo le significative parole di Khadija, madre italiana residente nel foggiano:”Sono una mamma lavoratrice, purtroppo gli orari lavorativi, non mi permettono di poter dedicare il tempo necessario e come vorrei per la preparazione dei pasti, specialmente quelli che impiegano molto tempo, per fortuna mi alterno con mio marito. Non trovo proprio nulla, tranne qualche volta la carne. Sembra proprio che non esistano prodotti dedicati. Ho comprato qualche volta i salumi halal online, ma i prezzi di spedizione sono veramente troppo elevati per poterli sostenere costantemente e nel breve periodo“. Secondo Karim Benvenuto uno dei massimi esperti europei di economia islamica, il problema non è focalizzato tanto sulla mancanza di prodotti italiani Halal, poichè molti stabilimenti hanno la certificazione Halal, ma sono le aziende che trascurano il mercato interno per quello estero e spesso lo confondo con quello etnico, che risponde a dinamiche molto differenti. Infine, i prodotti totalmente “Made in Italy” e dedicati al mercato interno, sono veramente insufficienti per la popolazione sia di prima che di seconda generazione, oltre le persone che il nostro Paese accoglie, senza contare i musulmani italiani autoctoni.
