Commissione Ue e Tunisia verso partenariato contro migrazioni irregolari

Il 27 aprile il Commissario europeo per gli Affari interni Ylva Johansson si è recata in Tunisia. Ha incontrato Nabil Ammar (Ministro degli Affari esteri, delle migrazioni e dei tunisini all’estero), Kamel Feki (Ministro degli Interni) e Malek Ezzahi (Ministro degli Affari sociali).

Questa visita fa parte del più ampio impegno politico dell’UE e dei suoi Stati membri nei confronti della Tunisia e rientra nel partenariato strategico tra l’UE e la Tunisia. L’UE è uno dei principali partner della Tunisia e continua a sostenere il Paese.

La visita sottolinea in particolare l’importanza del partenariato migratorio tra la Tunisia e l’UE e la volontà di approfondire tale partenariato in collaborazione con gli Stati membri dell’UE, in uno spirito “Team Europe”. In questa occasione, la Tunisia e la Commissione europea hanno espresso la volontà di stabilire un partenariato operativo più forte in materia di lotta al traffico di persone, che comprenda in particolare:

(a) il sostegno alla protezione delle frontiere marittime e delle frontiere meridionali della Tunisia,

(b) il rafforzamento della cooperazione di polizia e giudiziaria,

(c) il rafforzamento della cooperazione operativa con le agenzie dell’UE competenti, come Eurojust ed Europol (in questo contesto, le autorità tunisine competenti ed Europol lavoreranno per portare a termine i negoziati in vista della firma di un accordo di lavoro) e

(d) la sensibilizzazione sui pericoli della migrazione irregolare, con campagne di informazione finanziate dall’UE da lanciare a maggio e giugno.

Esperti di entrambe le parti definiranno i dettagli di questo partenariato, che consentirà un’azione più efficace contro la migrazione irregolare.

La Commissione ha riconosciuto gli sforzi compiuti dalla Tunisia in questo ambito, ha espresso la propria solidarietà e ha indicato che la parte europea è pronta a fornire un sostegno significativo per consolidare le capacità della Tunisia in risposta alla recrudescenza di un fenomeno che deve essere percepito nella sua interezza e da un punto di vista multidimensionale.

Le due parti hanno concordato di rafforzare gli schemi esistenti volti a sostenere un più efficace reinserimento socio-economico dei migranti tunisini rientrati nel Paese (in particolare attraverso il sostegno al programma di reinserimento “Tounesna” del Paese) e di coordinare meglio i loro sforzi per quanto riguarda la riammissione e il reinserimento dei cittadini tunisini.

Hanno inoltre espresso la volontà di istituire un partenariato di talento (Talent Partnership) per promuovere la migrazione legale nell’interesse di entrambe le parti. Ciò terrebbe conto delle esigenze reciproche della Tunisia e degli Stati membri dell’UE e andrebbe a beneficio di settori occupazionali e aree di attività identificati congiuntamente, fornendo al contempo una risposta adeguata al rischio di “fuga dei cervelli”. A tal fine, nel maggio 2023 si terrà una tavola rotonda con la partecipazione di tutte le parti interessate per definire il quadro e il contenuto del partenariato.

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