I sionisti diffamano in rete il film “Farha” sulla Nakba palestinese

Girato dalla regista giordana, di origini palestinesi, Darim Sallam, Farha, racconta le vicissitudini di una bambina durante l’inizio del genocidio causato dagli israeliani nel 1948, cui diede vita alla Nakba.

Vennero espulsi più di 750mila palestinesi dai sionisti aiutati dagli inglesi, e migliaia furono uccisi, distruggendo abitazioni, edifici pubblici, fabbriche e scuole, sempre con l’aiuto dei britannici, che hanno dato vita a queto genocidio. Sangue e dolore che rimarrà sulla coscienza di ogni britannico per sempre.

Il film racconta queste violenze eseguite dai primi sionisti armati dagli inglesi che invasero la Palestina dopo la dichiarazione Balfour, cui si spartirono senza averne diritto, il territorio in mano all’Impero Ottomano caduto in disgrazia.

Violenze reali e documentate oltre dalle narrazioni dei palestinesi sopravvissuti, anche da documenti trafugati e portati alla luce risalenti a quel periodo e tenuti nascosti dai genocidi israeliani, per mantenere pulito il mito inesistente della “terra promessa” e del “focolare ebraico”, pura invenzione ideologica del movimento razzista di apartheid sionista.

Scene raccapriccianti che mostrano l’estrema violenza senza pietà da persone che non hanno imparato nulla dalla storia, anzi, sembra invece abbia insegnato come imporre il proprio ideale violento e genocida su altri popoli vessati.

Film preso di mira da una schiera di troll sionisti che hanno ribassato le recensioni in modo che Netflix, la piattaforma dove viene trasmesso il docufilm Fahra, lo tolga dai menù di visualizzazione, perché, come sappiamo, la verità non piace a questi genocidi e potrebbe diffondersi tra le persone ancora ignare del vero, il vero sulla falsa leggenda raccontata dai sionisti e la Palestina.

In Israele, paese democratico, come continuano ad affannarsi a raccontare i politici assoggettati alle lobby sioniste, hanno vietato il film, dimostrando la pluralità e la voglia di verità sionista, ma in più, come scritto, è partita una campagna diffamatoria che ha fatto scendere il gradimento e la richiesta di visualizzazione del film sulla piattaforma a pagamento.

I troll sionisti hanno invaso i social raccontando che la Nakba è una bugia, un’invenzione atta a screditare la terra promessa. Pura idiozia, in quanto se non fosse una bugia, migliaia di palestinesi scappati dalla loro casa per non essere uccisi dai sionisti, adesso potrebbero tornare a casa, ma Israele rincorrendo una politica di pulizia etnica, obbliga all’esilio qualunque musulmano palestinese che esce fuori dai confini occupati illegalmente.

Il pubblico onesto e conoscitore della verità ha aggiunto il film Farha tra le add list, in modo che non venga abbassato il suo ranking, ed è quello che noi consigliamo di fare a tutti i lettori che hanno Netflix, anche se il film probabilmente è solo in lingua originale, ma è importante continuare a dare la nostra presenza contro la censura dei sionisti e contro la dimenticanza voluta dall’occidente.

Facebook Comments Box