Paure e timori per il presente

Recessione, guerra in Europa, crisi di governi, dimissioni, elezioni incerte, islamofobia crescente. In questo clima di forte incertezza anche credenti e praticanti possono pensare ad un cambiamento epocale e provare paure e timori per il presente pur sapendo che il futuro è nelle mani di Allah.

L’economia malconcia dell’Italia ma anche dell’Europa e della Gran Bretagna sta scivolando verso un punto di rottura, secondo Bloomberg. Le cifre dei titoli fanno una lettura cupa. L’economia è sulla buona strada per contrarsi nel secondo trimestre, aumentando la possibilità che buona parte di Europa (Italia compresa) ed il Regno Unito saranno in recessione.

Titoli come questo sono sufficienti per spaventare chiunque. Tuttavia, i nostri insegnamenti religiosi sottolineano che il segreto della felicità non risiede nel numero di beni materiali che abbiamo, ma in ciò che è dentro di noi perché il sommo bene è il cuore. L’Imam Ghazali, cui l’Occidente ha attribuito il nome di Alghzel, considerandolo un filosofo i cui insegnamenti hanno influenzato profondamente studiosi occidentali come Tommaso d’Aquino, Dante, Maimonide e Ruggero Bacone, ha sottolineato che “il cuore non può accettare la grazia divina se le leggi di Dio non sono obbedite nella propria condotta esteriore. Solo dopo l’obbedienza esteriore si può procedere a rimuovere le malattie devastanti del cuore”. È quello che ripetiamo più volte non esiste via spirituale se prima non si seguono i dettami della grande Via (Shariah).

Malattie morali come l’arroganza, l’avidità, la gelosia e la rabbia devono essere sostituite da virtù come il pentimento, l’umiltà e la sincerità. Il ricordo costante della morte può anche preparare il cuore alla Grazia Divina. Solo attraverso la purificazione dei tratti malvagi e l’abbellimento delle virtù della compassione, del perdono e della pazienza si è in grado di affrontare le prove e le tribolazioni della vita, nonché di affrontare le avversità e le afflizioni del mondo.

Non sono né un economista né un politico tanto da comprendere appieno il significato del nostro PIL nazionale o del debito nazionale sul bilancio del paese. Ma anche io posso chiaramente prevedere lo stress dell’attuale crisi economica che mostra i suoi segni in vari modi come:

  • aumento della disoccupazione, specie quella giovanile;
  • inflazione che comincia ad avere valori mai visti da decenni in pratica;
  • tagli salariali specie sul lavoro nero, grande piaga italica ma anche inglese;
  • crescita stagnante, la guerra in Ucraina ha affossato le prospettive di crescita del nostro paese;
  • scarsa fiducia dei consumatori, i ricchi si dedicano ai beni rifugio e i poveri non spendono quasi più.

Questi indici economici hanno gravi conseguenze sociali e psicologiche che possono portare a problemi di salute come ansia, insicurezze finanziarie, che possono causare disgregazioni familiari, disordini nella comunità e un aumento del tasso di criminalità, oltre, purtroppo ad un aumento drammatico dei suicidi. Credo che questi problemi possano essere affrontati rifugiandosi nella religione e nella spiritualità. Credo che la spiritualità possa venire in soccorso delle persone assediate e turbate psicologicamente, forse questo è ciò che intendeva Immanuel Kant quando diceva che “l’uomo ha bisogno di Dio”.

In uno stato di miseria, autoincriminazione e inutilità, possiamo perdere di vista il quadro più ampio. Ci sentiamo come se il mondo si chiudesse su di noi, quasi ci consumasse, il che ci porta all’autocommiserazione, alla depressione e alla disperazione, quand’anche non si giunga all’estremo di contemplare l’atto più odiato da Allah, il rinunciare al Suo Dono più grande: la vita terrena. Il semplice ricordo di Allah Subhana Wa Ta’ala dovrebbe aiutarci a riprendere il “governo della nostra barca”. Ma, non solo il ricordo di Allah può lenire la situazione ma il ricordo della Sua bene amata Creatura, il Santo Profeta, che la Pace e le Benedizioni di Allah e nostre scendano copiose su di lui per sempre, e dei Suoi santi e martiri, Rahimullah Anhum – possa Allah avere misericordia su ognuno di loro, possono operare veri e propri miracoli di ridurre ansie e sensazioni negative. Pensiamo alla situazione dei profeti, Alayihi Wa Sallam, che hanno affrontato i potenti della terra, le rivolte di popolazioni originariamente amiche.

Allah Subhana Wa Ta’ala viene per salvarci, confortarci, liberarci dalle nostre miserie! La negazione di Allah è la distrazione della mente umana, la riluttanza e l’incapacità di prestare attenzione ad Allah. Possiamo ben chiederci perché Allah è apparentemente assente? Perché sembra essere divenuto distante? Perché a volte sembra addirittura inesistente? Non è perché Lui è assente o inesistente ma è perché siamo smemorati, negligenti e distratti, siamo troppo assorbiti dal mondo. Siamo noi a non pensare ad Allah e per questo motivo ci appare quasi assente, quasi distante o addirittura inesistente.

Il seguente hadith descrive come l’amore del mondo sia accompagnato da tre vizi. Hazrat Abdullah ibn Mas’ud, Radi Allahu Ta’ala Anhu, riferì: <<Il Santo Messaggero di Allah (pace su di lui) disse: “Chiunque assorba il suo cuore nell’amore del mondo sarà impigliato da tre cose: 1) La miseria che non cesserà di turbarlo. 2) Avidità che non raggiungerà la sua indipendenza. 3) Vane speranze che non raggiungeranno mai la fine. Perché il mondo cerca ed è cercato. Chi cerca il mondo, l’Aldilà lo inseguirà finché la morte non verrà su di lui e lo afferrerà. Chi cerca l’Aldilà, il mondo lo inseguirà finché non ne esaurirà la sua provvidenza>> (Tabrani).

Suggerisco alcuni approcci pratici spirituali che sono sempre importanti ma soprattutto necessari in tempi di crisi:

Chiedere il più possibile perdono (astaghfar) ad Allah con astaghfirullah. Se il Santo Profeta, Sallallaho Alaihi Wa Alihi Wa Barik Wa Sallam, ha ammesso di supplicare il perdono di Allah oltre settanta volte al giorno (Al-Bukhari Sahih) chi siamo noi per non implorare il perdono di Allah giornalmente?

Approfondiamo la nostra propria fiducia in Allah. Mettiamo Allah al primo posto e questa è la migliore polizza assicurativa, la migliore rete di sicurezza. Diamo la priorità a ciò che è essenziale nella propria vita. Attireremo le risorse di cui abbiamo bisogno per realizzare lo scopo della nostra anima e dare il nostro contributo per un mondo migliore.

Semplifichiamo il nostro stile di vita per ridurre le nostre spese. Abbiamo davvero bisogno di tutta quella roba che intendiamo comperare per noi e non porteremo mai nella tomba? Il pianeta potrebbe certamente utilizzare un po’ di alleggerimento e riduzione del consumo energetico.

Siamo generosi con gli altri. Ci sono sempre altri più bisognosi di noi e ciò che diamo con il tuo cuore ci ritornerà centuplo!

Rimaniamo presenti nel momento attuale. Nemmeno i migliori esperti finanziari sanno cosa accadrà all’economia in futuro, quindi l’approccio migliore è rimanere consapevoli e svegli nel presente in modo da poter essere flessibili e rispondere secondo necessità. Ricordiamoci sempre che il Passato ed il Futuro sono sempre nelle Mani (metaforiche e metafisiche) di Allah, Egli è il Padrone del Destino di tutto ciò che gli appartiene. A noi spettano le scelte dell’istante presente e quale migliore scelta operativa alleare la nostra Volontà con la Provvidenza Divina per contrastare il Destino.

Concentriamoci sulle opportunità emergenti. Facciamo attenzione alle nuove porte che si aprono mentre quelle vecchie si chiudono. La crisi a volte può portare meravigliose sorprese e cambiamenti tanto necessari che sono benedizioni sotto mentite spoglie. E soprattutto pensiamo che Allah non abbandona nemmeno per un attimo la Sua Creazione e che Allah ha posto noi, umani, in posto privilegiato, tanto da avere la coscienza della Sua esistenza e potergli divenire addirittura amico e non solo servitore!

[Elaborazione su un tema originale del Dr. Musharraf Hussayin]

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