Le sanzioni? Solo per distruggere l’Europa

È risaputo che quando scoppia una guerra, che non sia partita per mano Statunitense o anglo francese, le prime armi usate sono quelle delle sanzioni. Come sta accadendo ora contro la Russia. Sanzioni imposte dagli USA e dall’UK che stranamente ha un fermento nello svolgere iniziative che mai prima era accaduto se non in tempi della Thatcher quando Londra si dovette muovere fino al Polo Sud direzione Argentina per le Falkland.

Sembra che Londra e Washington stiano usando le sanzioni per colpire oltre la Russia anche l’Europa, per portarla ad avere una crisi economica e produttiva talmente forte da distruggerla almeno politicamente.

Perché? Molti paesi fuori Europa non aderiscono alle sanzioni emanate, e 6molti Paesi NATO o aderiscono in parte o per nulla. Come le Turchia per esempio che si è tirata fuori, molti Paesi africani e asiatici e, ci sarà un motivo, Israele.

Già il Paese che adotta l’apartheid, non distribuisce armi all’Ucraina e non ha appoggiato, come sperava, il presidente attore che appare sempre in TV nei suoi spesso, deliranti messaggi, in più le sanzioni accettate sono poche, non colpiscono Putin, i suoi oligarchi e le imprese direttamente collegate al governo, tra cui una delle più importanti e redditizie: il traffico di diamanti.

Le importazioni di diamanti dalla Russia a Israele, nel 2021, hanno totalizzato 413 milioni di dollari d’affari, pari a circa il 60% delle importazioni russe in Israele.

Una bella fetta di denaro che, gli israeliani, naturalmente, non potevano farsi scappare. Ci sarà una ragione a ciò che di norma viene detto in tutto il mondo sugli ebrei e gli affari? Poteva mai rifiutare tutti questi miliardi?

L’escamotage? La lavorazione delle pietre, anche solo la lucidatura del diamante grezzo, fa sì, per la legge statunitense, che quella pietra risulti “made in Israel”. Quindi non soggetta alle sanzioni.

E dove vanno a finire i diamanti puliti e lucidati? Ad Anversa, Belgio. In Europa. Ad Anversa esiste una lobby così potente di ebrei commercianti in diamanti, che è riuscita, come è nei fatti, di far escludere i diamanti da ogni sanzione applicabile dal Parlamento europeo.

Infatti una delle pochissime, quasi l’unica, industria non sotto sanzione della Russia sono le miniere Alrosa e tutti i diamanti di provenienza russa.

Non solo Israele si rifiuta di applicare le sanzioni, ma anche gli Emirati Arabi Uniti, il forte alleato di Israele, non applica le sanzioni. Dubai è famosa per la sua politica fiscale indulgente e un sistema bancario permissivo quando si tratta di far rispettare le regole contro il riciclaggio di denaro. Situazione molto “favorevole” ai trafficanti di diamanti.

Alleato forte che ha subito aperto le porte alla Israel Diamond Exchange, a febbraio. La IDE ha aperto un ufficio di rappresentanza presso il Dubai Diamond Exchange (DDE) nella Almas Tower, Dubai Multi Commodities Centre (DMCC). L’apertura dell’ufficio IDE è arrivata un giorno dopo che il DMCC ha annunciato che gli Emirati Arabi Uniti sono diventati il più grande hub commerciale di diamanti grezzi del mondo, con un giro d’affari di 22,8 miliardi di dollari in diamanti grezzi.

Alla fine, ognuno si fa gli affari propri e continua nei suoi affari fregandosene di ciò che accade in Europa. Forse anche perché, l’Europa non ha mai avuto la forza e la voglia di prendere in considerazione gli “altri” nei momenti critici. Nella politica non c’è la pietà o il perdono, la vendetta e la spietatezza premiano, e l’Europa non è in grado di supportare tali scelte.

L’unica ad avere ripercussioni, purtroppo sarà l’Europa, Purtroppo perché, ci viviamo noi. Saremo noi, purtroppo ad avere conseguenze drastiche sul nostro futuro.

Purtroppo solo per questo!

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