Allerta islamofobia, combattiamola per un’italia ed europa migliore! 5/8

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In Inghilterra negli anni ’60, il razzismo era accettato come una caratteristica indesiderabile, ma presente nella società britannica. Gli insegnanti potevano farla franca dicendo ai loro alunni “Pakki” o “puzzolente di curry“. Viene ricordato oggi il discorso di Enoch Powell sui “fiumi di sangue” nel 1968. Questo discorso venne tenuto nonostante la presentazione di un disegno di legge sulle relazioni razziali nel Regno Unito (1965). Quel disegno di legge non funzionava fino a quando non è stato modificato nel 1976. Ora è illegale discriminare per motivi di razza, colore e origine etnica. La legge riguarda l’occupazione, l’istruzione, la formazione, l’alloggio e la fornitura di beni, strutture e servizi. Sfortunatamente, il razzismo è stato sistematico nella società e nelle istituzioni statali. Solo di recente la polizia, il Servizio Sanitario Nazionale e le Forze Armate hanno iniziato a prenderlo sul serio. Le istituzioni educative, gli asili nido, le scuole fino all’università sono ancora alle prese con il razzismo. Questo è basato sull’esperienza trentennale e diretta di un dottore (PhD) in biochimica qual è il Dr. Musharraf Hussayin.

Si parla tanto di Islamofobia, ma cerchiamo di capire che cosa è.

Il Runnymede Trust nel 1997 ha usato per la prima volta il termine “islamofobia”. Lo ha definito “razzismo anti-musulmano; qualsiasi distinzione, esclusione o restrizione o preferenza nei confronti dei musulmani che abbia lo scopo o l’effetto di annullare o pregiudicare il riconoscimento, il godimento o l’esercizio, su un piano di parità, dei diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale, culturale o in qualsiasi altro campo della vita pubblica”. L’adozione diffusa di questa definizione è stata utile per agire contro il crescente pregiudizio anti-musulmano. Nel Regno Unito il gruppo informale del parlamento che raggruppa membri di tutti i partiti sotto la sigla APPG nel 2020 ha ridefinito l’islamofobia e ne ha data una definizione limitata dando fastidio a molti dei suoi membri. La definizione data da APPG è “l’islamofobia è radicata nel razzismo ed è una specie di razzismo che prende di mira le espressioni di musulmano o percepito musulmano”.

Qualunque sia la definizione, l’islamofobia è una grave violazione dei diritti umani dei cittadini, nega la dignità delle persone, le priva dei diritti e delle libertà. Nel mercato del lavoro porta a discriminare i musulmani, in politica impedisce loro di servire il proprio Paese e di realizzare il proprio potenziale. Le statistiche rivelano atteggiamenti preoccupanti in un gran numero di britannici e c’è da domandarsi che cosa succede in Italia! L’islamofobia mette in ombra molte aree della vita britannica, in particolare in termini di occupazione e le autorità italiane o gruppi di studio italiani dovrebbero rilevare gli stessi parametri. Ma dovrebbero anche correlarli con certi programmi televisivi che “creano islamofobia”, salvo poi lamentarsi del degrado della società e dell’economia, anzi pretendendo che la colpa sia degli immigrati e per di più Musulmani.

continua…

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