Bennett: “Le alture del Golan sono israeliane, punto”. L’arroganza sionista

Il primo ministro Bennett, continua a portare avanti la politica guerrafondaia sionista di occupazione del Medio Oriente. Non contenti di occupare la Palestina, ora vogliono rafforzarsi in Siria, raddoppiando gli insediamenti spendendo milioni di dollari per portare da subito circa 23.000 coloni illegali, per poi arrivare a 100.000 nei prossimi anni.

Egli ha affermato questo riferendosi al benestare del peggior presidente che gli Stati Uniti abbiamo mai avuto, Trump, che riconobbe l’autorità politica e geografica di Israele sul Golan a scapito della Siria. Con questo assioma, si è dato il via libera al progetto, che ora attende il parere favorevole della knesset, che naturalmente non tarderà ad arrivare, visto l’orientamento all’apartheid e al suprematismo etnico dell’intero governo israeliano.

Gli occupanti sionisti conquistarono le alture in quella che fu una grande farsa sostenuta dalla potenze occidentali e detta “guerra dei sei giorni”, dove con l’aiuto dell’occidente che bloccò con ricatti tutte le nazioni arabe che vi parteciparono, i sionisti vinsero una guerra mai iniziata e mai combattuta, (nonostante la propaganda sionista ne decanta favole), annettendosi territori circostanti con l’aiuto degli Stati Uniti, UK e Francia, che hanno richiesto in cambio la colonizzazione di tutto il Medio Oriente. Non riusciti negli intenti per l’Iran shiita che cacciò via lo Scià filo occidentale e l’ascesa al potere di Saddam.

L’unica cosa che rimase di quel folle progetto di colonizzazione dell’occidente ai danni del mondo arabo, fu la piena libertà d’azione impunita del paese più guerrafondaio di quest’epoca: Israele.

Bennett ha detto: “Questo, dal 1981, è il periodo migliore per poter iniziare ad aumentare la nostra presenza sul Golan”. Periodo migliore perché ultimamente il mondo sembra non essere in grado di affrontare le scellerate politiche di questi guerrafondai, che da decenni opprimono e annientano le popolazioni del luogo, senza che nessuno riesca a mettere un freno a tutto questo.

L’arroganza di questo paese è sostenuta dagli Stati Uniti che continuano a dare manforte alle politiche di guerra dei sionisti e purtroppo, di recente, anche da molte élite arabe, che si inchinano alla ricchezza promessa dagli stessi USA, dimenticandosi delle origini e dei propri cittadini.

Anche l’Europa non è da meno e non è fuori dalla complicità degli occupanti e del clima di terrore che gli israeliani impongono in Medio Oriente, per far sì che si possano tenere ancora, da parte dell’occidente, sotto controllo le ricchezze che quel territorio produce.

Cosa dirà ora l’Europa di questo nuovo schiaffo alla pace nelle regione? Farà come sempre comunicando che tale atto è illegale non facendo nulla in realtà? Anzi, cercando di fermare e rendere illegale quello che le comuni persone fanno per cercare di bloccare l’avanzata degli occupanti sionisti e dei coloni illegali e terroristi, come il boicottaggio?

E i nostri politici? I vari Gentiloni, Fiano, Salvini, Meloni e altri come loro, che orgogliosamente sventolano la bandiera con la stella a sei punte, esaltandone la democrazia perché desiderosi di poter prendere parte alla spartizione delle ricchezze altrui, cosa diranno di fronte a questa ennesima usurpazione, arrogante, violenta e razzista azione?

Cosa hanno di meno gli israeliani rispetto alla Cina che si vuole prendere Taiwan? Cosa hanno di meno gli israeliani rispetto ai russi che vogliono prendersi la Crimea in Ucraina?

Questi sono da boicottare e da combattere mentre gli unici rimasti ancora a basarsi sulla purezza e superiorità della razza, sullo sfruttamento di false interpretazioni bibliche, liberi di ammazzare e fare il proprio comodo in Palestina e nel Golan, si lasciano liberi di continuare con la loro arrogante cultura razzista: “Le alture del Golan sono israeliane, punto”?

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