Possibilità per gli imprenditori italiani in Arabia Saudita (3/4)

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Infatti grazie alle eccellenti innovazioni politico-economiche attuate ed intraprese dall’Arabia Saudita in virtu’ del programma Vision 2030, il regno si propone l’obiettivo di diversificare la propria economia rendendola più indipendente dal petrolio, valorizzando le numerose risorse interne ed aprendosi agli investimenti esteri, si sono create anche per le imprese italiane nuove enormi opportunità.

La sfida per le aziende italiane resta tuttavia quella di capire in primis le possibilità di sviluppo all’interno del paese dove intendono fare impresa in modo da posizionarvisi strategicamente al fine di intraprendere collaborazioni sia a livello privato, che a livello governativo o semi-governativo riuscendo a cogliere tutte le opportunità legate ai grandi investimenti previsti nei comparti industriali e nei settori di interesse, mettendo anche a disposizione know-how, tecnologie, macchinari ed apparecchiature.

Tendo a ribadire che il “Made in Italy” può trovare maggiori spazi sul mercato saudita intercettando la domanda dei consumatori con più alto potere d’acquisto, cercando allo stesso tempo di capire i bisogni immediati e futuri del consumatore locale in modo da implementare un business organico, ben strutturato e redditizio nel tempo.

Basta ricordare che nei soli settori di legno, arredo, vetro e ceramica il potenziale di export del nostro paese ammonta a 0,8 Mld di euro annui, anche se ci troviamo in forte competizione con Cina, Germania, Stati Uniti, Spagna ed Egitto, paesi che sono in grado di offrire anche buoni prodotti ma non ai livelli dell’Italia.

I comparti che ad oggi e nel prossimo futuro continuano a presentare le maggiori potenzialità per le aziende italiane sono quelle dell’Oil e Gas, del petrolchimico, dell’impiantistica, del minerario, del metallurgico, della meccanica, dell’automazione, dell’elettrotecnica, delle infrastrutture, della logistica, dei trasporti, della salute, del medicale, delle energie rinnovabili, dell’ambiente con particolare attenzione alla gestione dell’acqua, dell’edilizia, dei materiali da costruzione, dell’arredo- design, dell’agroalimentare, dei beni di fascia alta del sistema-moda (includendo abbigliamento, calzature, gioielleria, cosmetica), del turismo, dell’attrezzatura horeca, dell’ICT, delle telecomunicazioni e della sicurezza.

Concludo che se le aziende continueranno a mettere in pratica quanto detto, con una celebre frase, da Philip Kotler, il quale riassunse il concetto di business dicendo “Il marketing è l’arte e la scienza di scegliere i mercati obiettivo e di conquistare, mantenere ed aumentare il numero dei clienti con la creazione, la presentazione e l’erogazione di un valore superiore per il cliente” abbinandovi una maggiore conoscenza della cultura e dei valori locali e delle etiche halal, continueranno a riscontrare un incredibile successo all’interno del mercato saudita.

DM) Quali sono gli standards che devono applicare gli operatori del settore turismo italiani per accogliere i turisti sauditi?

LP) I sauditi amano viaggiare e conoscere il mondo, sia per il loro alto tenore di vita, che consente loro di spostarsi e spendere nel settore turistico, sia perché di natura sono una popolazione molto amichevole, anche se allo stesso tempo molto legati alle loro origini, alla loro religione ed alle loro tradizioni.

In base al report annuale della Saudi Commission and National Heritage, nel corso del 2018 i turisti sauditi che hanno visitato l’Europa sono stati 828,5mila, in calo del 9% rispetto ai 910mila del 2017. Per quanto riguarda l’Italia invece non si è segnalato, almeno prima del covid, un calo del turismo, in quanto le presenze saudite nel 2018 sono state 19.890, contro le 19.882 dell’anno precedente.

Il mezzo di trasporto utilizzato per raggiungere il nostro paese è stato esclusivamente l’aereo, mentre lo scopo principale del viaggio sono stati lo svago nell’ 88,2% dei casi nel corso del 2018, contro il 91,9% del 2017, seguito dallo shopping.

I pernottamenti complessivi nel nostro paese sono stati 198.700 nel 2018 e 205.400 nel 2017 con una durata media del soggiorno di 10 giorni.

Nel 96% dei casi i turisti sauditi hanno scelto di alloggiare in albergo, che ha subito una crescita rispetto al 79,5% del 2017.

Il report dimostra inoltre che su un totale di 19.980 turisti, 17.798 avevano una fascia d’età 26-45 anni, 592 16-25 anni, mentre solo 1.500 appartenevano alla fascia compresa tra gli 0 ed i 15 anni. La spesa complessiva dei turisti sauditi nel nostro paese inerenti al 2018 è stata di oltre 45 milioni di Euro, in significativa crescita rispetto ai circa 40 milioni di Euro registrati nel 2017. Il turista saudita spende una media di oltre 200 Euro al giorno.

I turisti sauditi come abbiamo visto amano viaggiare in Europa ed in special modo amano il nostro paese, che trovano molto accogliente ed anche simile al loro sotto molto punti di vista, che variano dal senso di ospitalità al valore per la famiglia alla natura socievole e disponibile verso gli altri, che è tipica degli italiani.

(continua)

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