Istruzioni pratiche per un Ramadan “più verde”

di Manuel Olivares

www.viverealtrimenti.com

Il mese di Ramadan si è concluso da circa una settimana e purtroppo — se guardiamo a quanto sta succedendo nella martoriata Palestina — non nel migliore dei modi.

Il 22 aprile, in occasione dell’Earth Day, è stata pubblicata, nel Regno Unito, la Guide to an Eco-Conscious Ramadan: una guida per vivere il mese Ramadan in maniera maggiormente eco-sostenibile.

Cosa significa? Semplicemente adottare diversi accorgimenti per evitare alcuni sprechi di cibo (capita non di rado ve ne siano, durante gli iftar: le cene — spesso comunitarie — in case private, spazi all’aperto o moschee) e, nella misura del possibile, l’utilizzo di materiali inquinanti (in primis la plastica).

A titolo di esempio, in Inghilterra si è stimato che nella sola Central Mosque di Londra vengano distribuite, durante le cene comunitarie nel mese di Ramadan, tra le 800 e le 1000 bottiglie di plastica d’acqua.

Ci siamo soffermati sulla necessità di una maggiore attenzione ecologica durante il mese di Ramadan in diverse circostanze, scrivendo anche un articolo, poco più di un anno fa, per questa stessa testata:

In Inghilterra il progetto Eco Conscious Ramadan è stato sviluppato sotto la supervisione del Muslim Council of Britain (un’organizzazione ombrello che coinvolge circa 500 organizzazioni islamiche inglesi: moschee, scuole, organizzazioni di beneficenza e network professionali) ed ha coinvolto diverse organizzazioni tra cui Bahu Trust (di ispirazione sufi ed ambientalista) che ha realizzato, materialmente, la guida.

Questa è al momento disponibile solo in pdf e solo in inglese. Eccelle sicuramente per progetto grafico e speriamo di poterne proporre presto una versione anche in italiano (è stata già realizzata una traduzione).

Nella guida vengono presentate 5 aree tematiche (cibo, gestione dei rifiuti, conservazione dell’acqua, trasporti e beneficenza) per ognuna delle quali ci sono diversi suggerimenti pratici.

Uno dei più interessanti riguarda la riduzione drastica del consumo di carne (che, in generale, sappiamo essere piuttosto comune nel mondo islamico).

Cito: «I nostri iftar non devono includere cibi carnei! Utilizzate l’opportunità del Ramadan per provare nuovi piatti vegetariani – il consumo di carne non è eco-sostenibile e dunque più carne mangiamo, più danneggiamo l’ambiente.

La dieta del Profeta صلى الله عليه وسلم era soprattutto basata su cereali, datteri, acqua, latte, miele, frutta e verdura mentre il suo consumo di carne era lungi dall’essere quotidiano».

Il fatto che oggi, pur a Ramadan oramai concluso, esistano già questa ed altre guide (una simile è stata difatti realizzata dalla famosa charity Islamic Relief, per fare appena un esempio) è evidentemente un’ottima cosa. I loro contenuti possono difatti essere assimilati e divulgati con vari mezzi in vista del Ramadan 2022.

È naturalmente del tutto auspicabile che diventino virali!

Infine, per citare uno dei suggerimenti pratici della Guide to an Eco-Conscious Ramadan:

«Chiedete alla vostra moschea ed al vostro imam di parlare di questioni ambientali.

Molti imam sono ora attivi, con i propri sermoni, online. Contattate il vostro imam di riferimento e chiedetegli di dedicare uno dei suoi discorsi alle tematiche ambientali. Il Corano e la Sunna sono pieni di riferimenti all’ambiente».

Per scaricare la guida, cliccare qui

 

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