Conte: La mia visita ad Haftar era solo per liberare i nostri pescatori

L’ex primo ministro italiano Giuseppe Conte ha giustificato il suo incontro con Khalifa Haftar lo scorso anno a Bengasi dicendo che era l’unico modo per liberare i 18 pescatori italiani dopo lunghe trattative.

Conte ha spiegato di aver incontrato Khalifa Haftar il 17 dicembre e ha firmato, in sua presenza, il decreto di liberazione dei pescatori, sottolineando di aver respinto altre “richieste inaccettabili” senza rivelare cosa fossero.

Le milizie di Haftar avevano arrestato i pescatori a bordo di due navi vicino al confine marittimo libico all’inizio di settembre 2020 con l’accusa di pesca nelle acque territoriali libiche. I pescatori includevano otto italiani, sei tunisini, due indonesiani e due senegalesi.

Conte, invece, ha espresso l’auspicio che il viaggio del premier italiano Mario Draghi in Libia produca risultati positivi, sottolineando che la situazione in Libia resta un dossier strategico per gli interessi italiani ed europei, in quanto strettamente legata agli equilibri geopolitici globali , secondo la sua dichiarazione.

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